BOLOGNANO – “Ammontano a quasi 3 milioni di euro le risorse finanziarie assegnate al comune di Bolognano per il restauro e la messa in sicurezza della Chiesa di Santa Maria del Monte, prezioso patrimonio storico-culturale del nostro territorio”. Lo rende noto il sindaco, Guido Di Bartolomeo, che spiega come “agli iniziali 721 mila euro già destinati dal Ministero nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e attraverso la specifica misura MIC3 Cultura 4.0, si aggiungono oltre 2 milioni grazie ad una avvenuta revisione tecnica. L’approfondimento dell’analisi statico-strutturale, infatti, ha messo in evidenza alcuni stati di criticità relativi alle condizioni di stabilità, in particolare del masso di fondazione di tutta la porzione sottostante la zona absidale, con conseguente scollamento della facciata principale che contiene il campanile e sulla quale sono state individuate nuove lesioni rispetto all’indagine realizzata immediatamente dopo il sisma del 2009. Uno stato di aggravata precarietà che ha determinato l’integrazione dei finanziamenti.
Tra i numerosi lavori previsti – precisa il Sindaco – figurano il restauro del campanile e degli affreschi, il consolidamento della volta e dell’architrave in pietra, la bonifica di alcune aree interne che versano in stato rovinoso oltre ad altre opere strutturali interne ed esterne che si rendono indispensabili per evitare che i danni già determinati dal tempo e dai terremoti pregiudichino ulteriormente l’edificio. Venerdì scorso – riferisce – si è svolto un sopralluogo, da parte del pool di esperti dei tre enti – Soprintendenza Chieti-Pescara, il Fondo edifici di culto (Fec) e il Provveditorato alla opere pubbliche di Teramo – che si occuperanno della gestione dei lavori che, con tutta probabilità, inizieranno a primavera del nuovo anno. E’ bene ricordare – aggiunge Di Bartolomeo – che il primo documento riguardante la struttura religiosa risale all’11 ottobre del 1301 e la attesta come un sacro luogo di penitenza, di studio e di preghiera, dove ogni sera l’eremita fra Pietro, radunava gli abitanti della contrada intorno al Quadro della Vergine per la recita del Rosario.
La storia legata a questa chiesa rurale, che sorge su di un colle da cui domina alcuni paesi situati lungo la vallata del Pescara, è affascinante e ricca di episodi e leggende come quella della traslazione del Quadro della Vergine: la Madonna sarebbe apparsa, su una quercia, prima ad una donna e poi a un bimbo sordomuto da lei guarito e a cui diede l’incarico di invitare il parroco a rimuovere l’opera dalla Contrada Fara per trasportarla a Bolognano. Realizzato su tavola a tempera e risalente al 1542, il quadro è ora situato sull’altare maggiore, racchiuso in un’edicola di cristallo, ma a parere di molti si tratterebbe di una riproduzione più attuale dell’opera originale sottostante. Di sicuro, questo inestimabile capolavoro, è da sempre la vera attrazione, di natura sia religiosa che culturale, del santuario prima e della chiesa poi, fino ai giorni d’oggi. In particolare, il 18 agosto, festa della Madonna del Monte, sono numerosi i devoti e gli appassionati che accorrono da tutta la vallata e non solo. Poter finalmente dare avvio alle attività di adeguamento e riqualificazione necessarie – torna a ribadire il Sindaco concludendo – significa riportare agli antichi splendori e restituire al territorio un luogo di culto ed un monumento opportunamente valorizzato”.
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