BUSSI SUL TIRINO – Nella giornata di oggi, mercoledì 17 giugno, si è tenuto il sopralluogo della Commissione regionale d’inchiesta su Bussi a Piano d’Orta di Bolognano. Presente il Capogruppo M5S in Consiglio regionale e componente della Commissione Sara Marcozzi, che a commento dell’incontro ha dichiarato: “Tutte le istituzioni chiamate in causa riguardo al SIN, sia le amministrazioni comunali, che il Consiglio regionale, che il Governo, devono lavorare nella stessa direzione, cioè quella di arrivare finalmente ad avere tempi certi sulla bonifica. Questo è il nostro intento, ed è quello che proviamo a ottenere ormai da anni. Il MoVimento 5 Stelle, voglio ricordare, ha depositato ben 5 esposti riguardo a tutta l’area del SIN, uno dei quali riguardante nello specifico la situazione di Piano d’Orta”.
La Marcozzi ha proeguito dicendo che dall’incontro avuto durante il sopralluogo con gli altri componenti della Commissione, il Sindaco di Bolognano e i rappresentanti dell’Arta, è emersa la disponibilità al confronto e alla ricerca di una soluzione per la bonifica che non comporti altri 12 anni o più di attesa e che, soprattutto, sia basata su un progetto senza vizi di forma. “Devo constatare però che questa stessa disponibilità non l’abbiamo sempre riscontrata nelle dichiarazioni del Presidente Marsilio, che molto spesso è sembrato essere più impegnato a fare opposizione al Ministero che a collaborare per trovare soluzioni concrete”.
“Allo stato attuale, ciò che sappiamo è che una sentenza del Consiglio di Stato individua in Edison il soggetto responsabile dell’inquinamento ed è importante che, finalmente, chi ha inquinato paghi la bonifica -ha detto la Marcozzi- Spero che tutte le istituzioni, a partire dalla Giunta regionale, facciano pressioni affinché l’azienda porti in fondo il proprio dovere, senza proseguire con ricorsi e lungaggini nei tribunali che sembrano avere il principale scopo di ritardare il momento della bonifica. Al tempo stesso, ho invitato il Presidente della Commissione Blasioli a convocare il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Morassut, per avere più chiare le tempistiche sulla bonifica e, soprattutto, capire come si intendano impiegare i 50 milioni di euro originariamente destinati alle aree 2A e 2B. Sono fondi che rimarranno, come confermato dallo stesso Sottosegretario, a disposizione di altre zone del SIN, ed è necessario capire dove potrebbero essere impiegati”.
“Arrivati a questo punto, mi auguro che si lasci da parte la propaganda e le accuse, fatte a più riprese da esponenti della maggioranza regionale di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, al Governo nazionale, e che si inizi a lavorare senza sosta, all’interno delle istituzioni, per poter restituire ai cittadini questa parte di terra, contaminata senza scrupoli per decenni”, ha concluso.
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