I giovani imprenditori scommettono sulla filiera corta
PESCARA – Il titolare ha in media 35 anni, è generalmente laureato o diplomato e proviene dalla stessa regione, mentre i clienti spendono in media dagli 11 ai 20 euro al giorno e la scelgono per il buon rapporto qualità prezzo. Il 79% di loro è fidelizzato e compra principalmente verdura, frutta, formaggi, salumi e insaccati dichiarando un particolare interesse per pesti e salse già pronte, ovviamente a chilometro zero. E’ il quadro che emerge da un sondaggio effettuato da Coldiretti Pescara sulla rete delle Botteghe di Campagna Amica, l’ultima delle quali è stata inaugurata nel capoluogo di provincia ieri mattina in via Caravaggio 263. Si tratta di una novità nel circuito delle Botteghe a marchio promosse da Coldiretti: ben sei – quella di via Caravaggio è la sesta – inaugurate in un anno nella sola città di Pescara per soddisfare ogni genere di esigenze di filiera corta. Si tratta di punti vendita gestiti dal produttore che, ferma restando la varietà di prodotti venduti, tutti forniti dagli imprenditori agricoli della rete Campagna amica, si caratterizzano ognuna per una peculiarità: ortofrutta per la Bottega di via Venezia, vino Doc e “self service” in quella di via Cetteo Ciglia, la gastronomia a chilometro zero in via D’Annunzio, trasformati (olio, vino, confetture e sottoli) in via Milano, per arrivare alla bottega italiana in via Bernabei, che porta avanti progetti a sfondo sociale.
Decine le persone che, ieri mattina, sono entrate nell’Agrimacelleria di Cristian Savini, 34 anni, allevatore zootecnico di Vicoli, che ha sposato il progetto di Campagna Amica inaugurando il primo punto a marchio in cui si vende carne fresca con particolare attenzione al vitello e al maiale in diversi tagli a costi adeguati. Molti clienti sono stati attratti dall’aperitivo pasquale a km0, molti altri sono stati incuriositi dalle bandiere di Campagna Amica che accoglievano lungo la strada la nuova clientela. Ma a suscitare entusiasmo sono stati i prodotti offerti, con alcune novità come ‘pacchi famiglia’ da 5 e 10 kg e preparati come hamburger, cotolette, polpette, tramezzini con formaggio, oltre alle tradizionali salsicce, bistecche e pancetta. Ovviamente, come in tutte le botteghe di Campagna Amica, anche altre specialità. In via Caravaggio è infatti possibile acquistare ogni genere di prodotto della filiera agricola italiana con particolare attenzione, oltre alla carne, ai formaggi (Savini ha un caseificio aziendale a Vicoli) vaccini e non: caciocavallo, pecorino, caprini, ricotta, giuncata, ma anche latte crudo e yogurt, oltre naturalmente ai prodotti come pane, vino e olio, miele e cereali, frutta secca, confetture, tutti rigorosamente a chilometro zero: italiani, certificati e garantiti dal produttore. E in più una sorpresa: in occasione delle festività pasquali, è stato presentato un uovo veramente particolare, fatto di caciocavallo e confezionato come il noto prodotto dolciario. Un cadeaux diverso dalla solita cioccolata, che piacerà sicurante agli adulti, soprattutto per l’effetto sorpresa.
All’inaugurazione era presente il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Alberto Bertinelli, oltre naturalmente allo staff di Campagna Amica e ai gestori delle altre botteghe pescaresi, invitati per spegnere simbolicamente la candelina del primo anno di attività, e al sindaco Albere Mascia. << L’inaugurazione della sesta bottega è un ulteriore traguardo – commenta il direttore Bertinelli – che conferma la bontà di un progetto che, nella provincia di Pescara, ha visto fiorire ben 15 mercati a chilometro zero, 6 botteghe, 10 ristoranti della rete “Campagna Amica nel piatto” per un totale di oltre 80 aziende accreditate. Se tanti imprenditori agricoli, soprattutto giovani, in meno di un anno, hanno scelto di aprire un punto vendita della rete, vuol dire che stiamo dando risposte nuove ed importanti nonostante il periodo di crisi che sta attraversando il Paese”. Per il direttore di Coldiretti Abruzzo, la bottega a marchio Campagna Amica “è segno tangibile di una opportunità che, per chi la sa cogliere, può integrare in modo importante l’attività di chi fa impresa in agricoltura” e per il consumatore “è garanzia di qualità e possibilità di scegliere le eccellenze alimentari simbolo del made in Italy che generalmente non si trovano nei mercati tradizionali a chilometro zero (carne, vino, olio) e che provengono non solo dai confini abruzzesi ma italiani. Gran parte dei gestori delle botteghe sono giovani – conclude Bertinelli – segno che il progetto di Coldiretti risponde pienamente alle esigenze delle nuove generazioni che guardano al futuro con ottimismo e capacità di fare impresa >>.