Braga: “Una squadra istituzionale e trasversale è al lavoro da tempo per garantire una piena stabilità all’istituto musicale; altro che abbandono”

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Il Presidente Catarra spiega le iniziative che si stanno assumendo e fra queste la richiesta di far diventare il Braga la sede teramana del Conservatorio aquilano

TERAMO – Il Presidente Catarra interviene sulla vicenda dell’Istituto Superiore Musicale Braga , spiega le iniziative che si stanno assumendo e fra queste la richiesta di far diventare il Braga la sede teramana del Conservatorio aquilano:

Quanti Partiti democratici ci sono? Viene da chiederselo visto che l’emendamento presentato dal senatore Paolo Tancredi è stato condiviso da tutti i parlamentari abruzzesi, del centro destra come del centrosinistra e che di statizzazione del Braga si parla da oltre 20 anni con un impegno forte, trasversale e concreto di tanti uomini e donne della politica come delle istituzioni. Sulla mancata statizzazione del Liceo Musicale si potrebbe scrivere un giallo ma Ruffini, D’Agostino, Di Luca e Cavallari, invece, hanno già individuato il colpevole: gli amministratori attuali di Regione, Provincia e Governo: ovvero la coalizione di centrodestra.

Sostenere che il centrodestra ha abbandonato il Braga oltre ad essere inverosimile è veramente sfacciato  l’emendamento preparato da Paolo Tancredi e condiviso da tutti in Senato è stato presentato pur sapendo che non vi erano le condizioni tecniche per la sua approvazione visto che impegna lo Stato ad una spesa pluriennale. Ma anche questo percorso è stato condiviso da tutti, è stato presentato ugualmente proprio per porre sul tappeto un problema reale e urgente e per esplicitare il parere favorevole del Ministro Gelmini, delle commissioni competenti e del Conservatorio dell’Aquila ad una operazione che consentirebbe di far diventare l’Istituto Musicale Superiore Braga la sede teramana della struttura statale aquilana.

Questa, infatti, è l’unica strada percorribile per garantire la statizzazione e la sopravvivenza dell’Istituto sottraendola alla logica della sovvenzione degli enti locali e creando un percorso diverso rispetto agli altri 21 istituti italiani che pure chiedono di essere statizzati. Non solo, questa stessa squadra istituzionale e trasversale, sta ragionando con il Ministero affinchè l’Istituto teramano diventi la sede di corsi di alta formazione sulle nuove tecnologie musicali. Una specificità che aumenterebbe non poco il ruolo e l’appeal del Braga.

Bene hanno fatto il Presidente Melarangelo e il Direttore Castagna a precisare i termini della questione sottolineando l’impegno, il valore e il profilo di una “squadra” assolutamente istituzionale e trasversale che è al lavoro da due anni per garantire un futuro stabile ad una delle istutuzioni formative più prestigiose d’Abruzzo.

Provincia, Regione e Comuni hanno tutt’altro che abbandonato il Braga: NOI  siamo i suoi principali finanziatori e, molto responsabilmente, siamo in prima fila per risolvere definitivamente il problema. Basta scorrere le cronache dell’ultimo decennio per rendersi conto di quante volte l’Istituto ha vissuto momenti di gravissima emergenza finanziaria e Ruffini e D’Agostino lo sanno molto bene visto che erano loro alla guida della Provincia come alla presidenza del Braga.

Pubblicato da
Mariacristina Salini

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