Home » Chieti » Brunilde Sismondo, archeologo di fama mondiale, è nata a Chieti nel 1929

Brunilde Sismondo, archeologo di fama mondiale, è nata a Chieti nel 1929

da Redazione

sismondoCHIETI – Brunilde Sismondo (Ridgway) è nata a Chieti il 14 novembre del 1929 da Giuseppe e Maria Lombardo. Il padre ufficiale della Guardia di Finanza era nato a Vichio (Asti) il 30 aprile del 1885. Servì in Etiopia, Eritrea e nell’Egeo. Tra l’altro nel 1915, Giuseppe, da giovane sottotenente seppe guadagnarsi un encomio solenne. Brunilde a Messina, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, prima frequenta il Liceo Classico e, nel 1953, si laurea in lettere classiche.

La sua intrattenibile travolgente passione era l’archeologia. A cambiargli la vita e offrirgli una grande opportunità arrivò una borsa di studio della “Fulbright Travel Grant”. Sbarcò ad “Ellis Island” nel 1953 a bordo della nave “Conte Biancamano”. Grazie alla borsa di studio frequenta la “Bryn Mawr College” in Pennsylvania (Master of Arts in Classical Archaeology) . Qui ha come insegnante e tutore Rhys Carpenter (1889-1980) grande archeologo statunitense. Tiene la sua tesi sulla scultura arcaica presso l’American “School of Classical Studies” di Atene in Grecia (scuola fondata nel 1881).

Durante questo periodo effettua importanti e fruttuosi scavi a Festo nell’isola di Creta. Nel 1958 consegue il dottorato e torna al “Bryn Mawr College” questa volta come insegnante. Vi rimarrà per gran parte della sua carriera. Sempre nel 1958 sposa Henry W. Ridgway e i due avranno quattro figli. Vari incarichi: Assistente professore, capo dipartimento classici, alla “Hollins University” in Virginia; Assistente, poi archeologo istruttore alla” Bryn Mawr Gollege” in Pennsylvania e sempre nella stessa Università membro della facoltà; professore di archeologia classica al “ Bryn Mawr College” dal 1970 e ancora professore emerito dal 1993; direttore alla “Summer School” in Grecia, e “American School Classical Studies” di Atene. Professore alla “George Washington University Art Department”. Professore dipartimento classico “U. B.C., Vancouver” in Canada e “McMaster U.” di Hamilton in Canada. Membro annuale “Institute Advanced Study” di Princeton in New Jersey. Curatore “Allentown Art Museum” di Pennsylvania. Presidente di “Geddes-Harrower” Aberdeen in Scozia.

Il resto lo lasciamo ad un articolo dell’ Archaeological Institute of America dedicato a lei: “Brunilde Sismondo Ridgway, autorità nello studio della scultura greca, l’ Archaeological Institute of America è orgogliosa di onorarla per i suoi straordinari risultati come insegnante ispiratrice ed eminente studioso. Ha scritto “Observations on Style and Chronology of Some Archaic Sculptures” (1958). É stata titolare della cattedra di “Rhys Carpenter Professorship of Classical” e del “Near Eastern Archaeology  dove ha ricoperto il ruolo di presidente. Inoltre, è stata Andrew Mellon Distinguished Visiting Professor presso l’Università di Pittsburgh (1978) e Elizabeth Whitehead Visiting Professor presso la American School of Classical Studies (1988). Inoltre, ha partecipato a due Seminari estivi NEH, ha diretto due Summer Sessions of the American School (1967, 1971), e ha condotto i viaggi di studio dell’AIA in Sicilia (1971) e in Nord Africa (1974). Per otto anni ha donato il suo tempo come redattore capo dell’American Journal of Archaeology. Impossibile elencare gli studenti che ha saputo formare tanto da farli poi divenire membri della comunità accademica. Il contributo più tangibile, tuttavia, è nelle sue pubblicazioni. I suoi libri, ricchi di bibliografia e idee stimolanti, includono: The Severe Style in Greek Sculpture (1970); Classical Sculpture, Catalogue of the RISD Museum of Art (1972); The Archaic Style in Greek Sculpture ; Aspects of Ancient Greece, with Gloria Pinney (1979) ; Fifth Century Styles in Greek Sculpture (1981); Roman Copies of Greek Sculpture: The Problem of the Originals, Thomas Spencer Jerome Lecture Series (l984); American Academy in Rome and the University of Michigan (1981-1982) e The Porticello Shipwreck, with Cynthia Eiseman (1987). Sono numerosi i suoi articoli, innumerevoli le recensioni e i convegni a cui ha offerto il proprio contributo. La cosa più importante: ha spinto i suoi lettori a guardare di nuovo, a riconsiderare le visioni tradizionali e ad affrontare le prove con nuove domande e nuovi metodi, specialmente nella difficile analisi delle sculture classiciste di epoca romana”.

L’Archaeological Institute of America gli ha conferito la medaglia d’oro per “Distinished Archaeological Achievement“.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Ti potrebbe interessare