PESCARA – Come preannunciato nei giorni scorsi, la Giunta comunale di Pescara ha approvato ieri una delibera che introduce, con carattere di immediatezza, il programma di distribuzione di Buoni-spesa a beneficio di quella famiglie che siano già a carico delle Politiche sociali del Comune o che vivano una condizione di particolare difficoltà reddituale a seguito dell’insorgere della seconda fase dell’epidemia. “Ci tenevo in modo particolare – così il sindaco Carlo Masci – a far sì che i cittadini ricevessero un segnale importante d’ attenzione. Soprattutto adesso che le imminenti festività rendono il disagio che stiamo vivendo ancor più pesante. I pescaresi potranno così utilizzare questi buoni-spesa per i loro acquisti. Un aiuto concreto per il Natale, che certo non risolve tutti i problemi ma che mi auguro renda più liete le festività. Abbiamo sempre detto che nessuno sarebbe rimasto indietro, questa ne è l’ennesima dimostrazione”.
Il provvedimento, che attinge al Fondo di solidarietà alimentare, è rivolto alle famiglie ovviamente residenti Pescara e riguarda beni alimentari di “prima necessità” (esclusi i super alcolici), anche per intolleranze, medicinali, prodotti per la prima infanzia, prodotti per l’igiene personale e della casa, prodotti per animali da affezione. Va precisato che la richiesta di beneficio presentata al Comune di Pescara è incompatibile con quella eventualmente presentata in un altro Comune da uno degli altri componenti il medesimo nucleo familiare. Ogni nucleo familiare residente a Pescara potrà presentare una sola richiesta di accesso al beneficio in questione.
a) nuclei familiari che usufruiscono degli interventi dei Servizi Sociali, o hanno titolo a usufruirne (se si tratta di soggetti non “in carico”ai Servizi Sociali), con un ISEE al di sotto di € 8.000,00 e che non hanno avuto “entrate” (reddito da lavoro dipendente, pensione, RDC, NASPI, CIG, mobilità, altre forme di ammortizzatori sociali) superiori a complessivi € 1.560,00 nei mesi di ottobre e novembre 2020. Nel caso in cui il nucleo familiare non sia in possesso del modello ISEE, dovrà dichiarare di non avere disponibilità sui conti correnti bancari o postali, oppure depositi, intestati ai vari componenti, di importo totale per l’intera famiglia superiore a € 5.000,00 alla data del 30.11.2020. Sono esclusi buoni e/o titoli vincolati intestati ai minori alla data del 30.11.2020;
b) lavoratori autonomi e parasubordinati (titolari o no di partita iva), esercenti attività che sono state sospese/limitate nei mesi di ottobre e novembre 2020 a seguito dell’emanazione dei provvedimenti nazionali e regionali sull’emergenza covid (o che sono state sospese volontariamente dai titolari per problematiche legate all’emergenza stessa), il cui nucleo familiare non ha avuto altre “entrate” oltre a quelle derivanti dalle attività sospese/limitate (quali reddito da lavoro dipendente, pensione, RDC, NASPI, CIG, mobilità, altre forme di ammortizzatori sociali, nonché indennità a titolo di “ristoro” previste a livello nazionale e regionale per la categoria di appartenenza, anche se non ancora materialmente percepite) superiori a complessivi € 1.560,00 nei mesi di ottobre e novembre 2020; e che non ha disponibilità sui conti correnti bancari o postali, oppure depositi, intestati ai vari componenti, di importo totale per l’intera famiglia superiore a € 5.000,00 alla data del 30.11.2020. Sono esclusi buoni e/o titoli vincolati intestati ai minori alla data del 30.11.2020.
Per snellire la procedura, l’avviso pubblico in via di imminente pubblicazione prevederà che l’istruttoria e l’erogazione dei benefici verranno portate avanti sulla base delle “autocertificazioni” prodotte dai richiedenti. Dichiarazioni mendaci o difformi saranno motivo di esclusione, se emergessero durante la fase di accertamento dell’identità e delle posizioni reddituali.
Infine, quale criterio/requisito per la determinazione dell’importo da erogare “una tantum” a titolo di sostegno alimentare, è stato fissato quello del “Numero dei componenti del nucleo familiare, con attenzione particolare per il numero di minori”, il tutto nel seguente modo:
“Non abbiamo dato adito, come alcuni, a parole campate in aria che ho invece avuto modo di ascoltare nel corso degli ultimi giorni – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio – Era un nostro preciso dovere come amministrazione valutare con attenzione i contenuti di questo provvedimento, che deve rappresentare un aiuto concreto per le famiglie, in piena trasparenza e senza lasciare dubbi e in piena trasparenza. Credo che ci riusciremo nei tempi previsti e questa per noi è l’unica cosa che conta. Le famiglie in difficoltà per il Covid e quelle già aiutate dalle Politiche per il Cittadino a breve potranno consultare l’avviso”.
“Abbiamo lavorato molto intorno a questa delibera – ha affermato l’assessore all’Associazionismo Sociale e alla Disabilità Nicoletta Di Nisio – e oggi sono molto felice di confermare tutti gli aspetti che ne costituiscono parte integrante. Si tratta di provvedimento immediatamente eseguibile e che attinge alle somme del Fondo di solidarietà alimentare, con una disponibilità di 675.000 euro. Mi dispiace che ancora una volta i fatti abbiamo smentito coloro che nei giorni scorsi hanno perso del tempo per diffondere notizie infondate. Noi diamo la precedenza ai cittadini e non alle fantasie”.
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