Bussi sul Tirino,consultazioni popolari :approvato il regolamento comunale

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Lo rende noto il Sindaco Salvatore Lagatta

BUSSI SUL TIRINO (PE) – Nella serata di del 16 giugno 2014, il Consiglio comunale di Bussi sul Tirino ha approvato il regolamento comunale per le consultazioni popolari in attuazione dell’articolo 33 dello Statuto. L’istituto previsto in tale articolo è uno dei principali strumenti di partecipazione popolare mai attuati sino ad oggi che permette di rendere giuridicamente rilevante e dunque obbligatorio per il Consiglio comunale l’esame di questioni, proposte, indicazioni e consultazioni derivanti da assemblee popolari convocate dal Sindaco o dai cittadini stessi. Con il deliberato consiliare in argomento, non si è inventato qualcosa di nuovo: il regolamento era già previsto dallo Statuto ma nessuna amministrazione comunale di Bussi, prima d’ora, aveva pensato di approvarlo e rendere così l’istituto della consultazione popolare effettiva e funzionante. Il regolamento approvato disciplina in via di dettaglio due forme di consultazione popolare che ora sono diventate possibili: l’assemblea popolare e le indagini (o sondaggi) a campione. Quanto all’assemblea popolare, il regolamento pone delle norme che garantiscono la partecipazione popolare e il metodo democratico voluto dalla Costituzione nelle forme associative che realizzano la persona umana; istituisce figure neutrali di facilitazione e di garanzia come il coordinatore e il reporter; stabilisce le principali modalità di svolgimento di un’assemblea che presenti caratteri di democraticità; obbliga il Consiglio comunale ad esaminare, discutere ed assumere atti sui deliberati delle assemblee regolarmente svolte, nel primo Consiglio comunale successivo alla loro rimessione da parte dei reporters.
Altra particolarità di grande importanza che caratterizza la deliberazione del Consiglio comunale in argomento, è che questo regolamento non è il frutto della costruzione “intelligente” di qualche studio professionale lautamente retribuito dal Comune, bensì il frutto del lavoro di un gruppo di cittadini di Bussi che hanno lavorato gratuitamente, impegnando il proprio tempo libero a seguire un corso sulla democrazia partecipativa e sulla facilitazione delle assemblee popolari. Il testo è stato da essi elaborato, definito e votato. Il Consiglio comunale, con voto unanime, non ha fatto altro che approvarlo e renderlo esecutivo, impegnando il Comune alla sua attuazione. Si da atto alla minoranza consiliare di aver recepito l’importanza dell’evento e di aver votato a favore del provvedimento.
Nel Comune di Bussi , purtroppo negativamente conosciuto in Europa per i veleni del liberismo selvaggio – dei quali il Comune non è passivo spettatore, ma promotore di un percorso condiviso per la bonifica dei siti inquinati –, si apre con questo atto una nuova pagina: quella della democrazia partecipativa. Essa, prossimamente avrà i suoi sviluppi con la prima esperienza di bilancio partecipativo in tutto l’Abruzzo, su cui i cittadini di Bussi stanno già lavorando.

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