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C5, Amici per sempre … avversari per una sera: Carlo Chiavaroli e Luca Di Muzio per la prima volta l’uno contro l’altro

da Piero Vittoria

Chiavaroli e Di Muzio La giornata particolare di due grandi nomi del calcio a 5 abruzzese, dopo i tanti successi condivisi insieme nelle scorse stagioni

CHIETI – Un pezzo di storia del Calcio a 5 abruzzese ….. per la prima volta da avversari, uno contro l’altro dopo aver condiviso tante battaglie sportive insieme e molte vittorie. Sabato scorso la partita Dem Montesilvano- Minerva Chieti è stato anche lo “scontro” fra Carlo Chiavaroli e Luca Di Muzio, prima di tutto amici veri e sinceri fuori dal campo. Il primo, al rientro dopo il grave infortunio ai legamenti crociati e la conseguente operazione che l’ha tenuto fuori dai terreni di gioco per tantissimi mesi, è stato autore di un’ottima prestazione, sfiorando anche il gol e facendo sentire in campo la sua esperienza, insomma il solito esempio per i più giovani in quanto a tenacia e forza. Il secondo si prodigato molto per la squadra ribadendo di essersi ormai calato in pieno nella realtà della sua nuova squadra: è mancato il gol, ma comunque tanta volontà e buoni movimenti che lasciano ben sperare in un prossimo ritorno ad essere l’uomo gol che tutti conoscono.

Questa la nostra “intervista doppia” a Carlo Chiavaroli e Luca Di Muzio a fine gara.

Per la prima volta siete avversari: sensazioni ed emozioni di trovarvi uno contro l’altro dopo aver condiviso tante battaglie sportive insieme.
C. “Giocare contro Luca è stata una grande emozione, figurarsi quando lo facevamo insieme! Speriamo di tornare presto ad essere compagni di squadra perché averlo come avversario è sempre difficile”.
L. “È stato strano averlo di fronte, una partita che ho sentito particolarmente e si è visto forse. Abbiamo fatto tante battaglie e ottenuto vittorie insieme, anche fuori dal campo siamo molto amici e dunque giocare contro è stato molto strano”.

Chiavaroli e Di Muzio in partitaUn aneddoto o un ricordo particolare legato ad una squadra o ad una vittoria in particolare?
C. “A parte il cammino bellissimo condiviso lo scorso anno con il Cus Chieti (vittoria di campionato e coppa), mi piace ricordare il periodo che giocavamo insieme alla Teate più di dieci anni fa: anche lì fu un’annata divertente e bella. Anche fuori dai campi con Luca ho bei ricordi, ad esempio alcuni campionati universitari, ma non saprei scegliere un aneddoto in particolare”.
L. “L’anno scorso è sicuramente è stato un qualcosa di straordinario: ricordo Carlo giocare con il ginocchio rotto e quell’esempio ci ha dato la giusta carica per vincere il campionato non perdendo mai nel girone di ritorno. L’altro momento che mi piace ricordare è proprio quello alla Teate quando io ero agli inizi ed avevo vent’anni e Carlo mi dava tanti consigli e fiducia, lui era già un veterano”.

Dove possono arrivare le vostre rispettive squadre, Dem e Minerva?
C. “Noi cercheremo di dire la nostra fino al termine del campionato lottando e dando il massimo per vincerlo. Qui mi hanno accolto con grande entusiasmo, voglio dare una mano al gruppo, mi allenerò con impegno per poi magari cercare di giocare con più costanza”.
L. “Le nostre ambizioni di partenza sono quelle di conquistare una salvezza tranquilla togliendoci magari qualche soddisfazione strada facendo: il gruppo c’era già e negli scorsi anni ha sempre fatto bene. Ce l’andremo a giocare di partita in partita e poi vedremo a gennaio dove ci troveremo in classifica. A livello personale voglio dare una mano alla squadra, per me l’anno è iniziato in maniera particolare perché ho cominciato la preparazione il primo settembre quindi ora sto un po’ subendo la conseguenze di questo, ma a breve conto di tornare al meglio e riuscire a dare un contributo anche con i miei gol. Nelle partite come questa contro la Dem cerco intanto di mettere a disposizione la mia esperienza, il mister ci chiede grande sacrificio ed io mi sono calato in questa nuova realtà. Un attaccante certamente vive per il gol dunque mi riprometto di ricominciare a segnare presto”.

Pregi e difetti dell’uno e dell’altro
C. “Luca è uno dei giocatori più estrosi e forti che io abbia incontrato e con cui sono stato insieme in squadra. È il vero “killer” del calcio a 5. Difetti di Luca? Non credo ne abbia: a livello calcistico è grande e lo è anche come uomo, un amico vero. Abbiamo condiviso tante belle emozioni insieme”.
L. “Senza retorica Carlo è un giocatore con esperienza tattica e tecnica infinita: ce ne sono pochi come lui in questa categoria. Non trovo difetti in lui: è un uomo squadra, uno che riesce a motivare tutti che sa dare il consiglio giusto, in mezzo al campo è difficile superare uno così. Sono contento di averlo rivisto in buone condizioni, penso che tornerà meglio di prima perché il suo maggior pregio è la forza mentale”.

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