Privo di Caputo, Morgado, Borruto e Rosa (e con Wilhelm e Cuzzolino in distinta, ma solo per onor di firma), mister Patriarca si è affidato inizialmente a Mudronja, Ercolessi, Yeray, Salas e Rescia mentre Alonso ha scelto nel suo starting five Molitierno, Avellino, Dian Luka, Fits e Felipe Mello. Dopo 3’52”, Dian Luka buca per la prima volta la porta di un Mudronja fino a quel momento irreprensibile. Il Pescara prova a reagire e crea occasioni con Yeray (da calcio piazzato), Scarinci e Salas (2 volte in ripartenza), ma invano pur spezzando parzialmente l’assedio dei padroni di casa alla ricerca del raddoppio, che arriva al minuto 11’36’’ grazie a Fits. Con le rotazioni ridotte al lumicino, Patriarca è costretto ad un uso prolungato dei canterani Sanchez e Scarinci per far rifiatare i pochi uomini esperti a disposizione. Garrido al 15’ buca per la terza volta Mudronja, il poker lo serve Fits (con deviazione di Ercolessi) a 1’51’ dall’intervallo e consegna così agli archivi il primo tempo sul risultato di 4-0.
Nella ripresa, tra i biancazzurri c’è spazio anche per il baby Di Matteo, ma è Tuli dopo 5’31’’ a firmare il 5-0 e a chiudere virtualmente i conti, nonostante Rescia pochi secondi dopo sigli la rete della bandiera (6’02’’). I ragazzi di Patriarca cercano di gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma il destino della serata è segnato ed il 6-1 firmato Tuli al 15’20’’ lo conferma. Al suono della sirena, festeggiano i padroni di casa.
Hanno diretto la sfida i signori Alessandro Malfer di Rovereto, Gino Simonazzi della sezione di Reggio Emilia (sostituto dell’arbitro designato, bloccato dall’emergenza neve in Italia) e Simone Zanfino di Agropoli, con al crono il sig. Paolo Gandolfi di Parma.
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