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C5, Lazio-Pescara 4-4: biancazzurri raggiunti per tre volte

da Redazione

photo3Pari esterno che va stretto ai ragazzi di Patriarca

PESCARA – Finisce 4-4 la sfida contro la Lazio nella trasferta valida come seconda giornata del campionato calcio a 5. I ragazzi di Patriarca, passati per tre volte in vantaggio, vengono sempre raggiunti da un avversario tenace che nella ripresa ha giocato ad armi pari con la compagine abruzzese.

IL MATCH – Pronti via e il Pescara si ancora nella metà campo laziale, producendo una serie industriale di occasioni. Duarte, all’esordio, mena le danze e guida la carica, mentre gli altri gli stanno da presso per aprire una breccia tra le maglie difensive della Lazio. Siamo ancora sullo 0-0 quando Jonas dopo aver seminato il panico tra i biancocelesti e fatto adagiare mollemente a terra il portiere avversario è brutalmente messo a terra nell’area piccola.

photo1Il rigore è solare ma tra la sorpresa generale nessuno dei due arbitri fischia. I biancazzurri non si perdono d’animo e anzi innestano le marce alte, alzando ulteriormente il numero dei giri e assestando con Nicolodi un uno due che suggella quanto emerso sul campo. I laziali laziali sono all’angolo incapaci di reagire, il divario tecnico messo in mostra nei primi 12′ è imbarazzante e nessuno dei presenti scommetterebbe un centesimo sul pronto e immediato recupero dei padroni di casa. Invece accade l’inverosimile e in un solo minuto l’inerzia della partita si rovescia.

Al minuto 12′ l’ineffabile signor Gennaro Luca De Falco assegna un rigore ai laziali a dir poco discutibile, decretando in aggiunta l’espulsione di capitan Morgado. Hector realizza e riapre la gara. Monta la rabbia tra gli adriatici che, a questo punto, frastornati perdono la bussola, permettendo ad Hector di trovare subito il gol del 2-2. Non bastasse, contemporaneamente, i giocatori pescaresi toccano quota cinque falli, superandola a sei minuti dalla zona del primo tempo…con uno “spalla a spalla” sulla banda laterale. Il cerchio del paradosso, a questo punto, si chiuderebbe se Ippoliti non sprecasse l’occasione, calciando palla banalmente a lato. Il Pescara riprende coraggio e chiude avanti il primo tempo, senza però ritrovare la via del gol. Si va così al riposo sul piede di parità quantunque si siano profuse da parte dei pescaresi energie e giocate che avrebbero legittimato un vantaggio largo.

All’avvio di ripresa Patriarca torna ad ordinare la carica per fare breccia nella porta di Patrizi e questa volta è l’ex, Adriano Foglia, a far partire un tracciante diagonale di rara precisione che termina la sua corsa in rete. Gli arbitri, ormai paghi di tanto protagonismo finalmente si defilano, relegandosi al ruolo di semplici comprimari ma i biancazzurri non ne traggono vantaggio e hanno solo il tempo di esultare prima di incassare un nuovo pareggio. La stanchezza inizia a serpeggiare tra le fila del Pescara, costretto ad una rotazione ridotta ma che per nulla sfiduciato riprende ancora una volta le redini dell’incontro. Si produce l’ultimo sforzo, trovando questa volta con un po’ di buona sorte il quarto vantaggio di serata. Jonas calcia e la palla respinta da un laziale sulla linea carambola sulla schiena del portiere per poi ruzzolare in rete. Non basterà, le energie degli uomini di Patriarca ormai sono ridotte al lumicino, e Parrel riuscirà sul finire a trovare l’ennesimo pari con un tiro che passa sotto le gambe dell’intera difesa schierata per infilarsi con uno sberleffo tra i pali difesi dall’incredulo Barigelli.

È il fine corsa anche se un palo dell’infaticabile Duarte a soli 50″ dal termine negherà la rete della vittoria ai delfini. Alla fine laziali soddisfatti e pescaresi imbronciati ma il rammarico per quanto accaduto durante il primo tempo dovrà essere smaltito in tutta fretta. Il risultato piange ma resta pur sempre una buona prestazione che rappresenta comunque un buon viatico per la stagione appena iniziata. Il Pescara di certo non molla ed esce moralmente rafforzato da una gara come questa. Le avversità abbattono i deboli ma forgiano i valorosi.

TABELLINO:

LAZIO-PESCARA 4-4 (2-2 p.t.)

LAZIO: Patrizi, Ippoliti, Dimas, Parrel, Hector, Salas, Emer, Bacaro, Paulinho, Ruben, Schininà, Molitierno. All. D’Orto

PESCARA: Barigelli, Duarte, Foglia, Jonas, Nicolodi, Leggiero, Romano, Mauricio, Morgado, Giasson, Dambrosio, Cellini. All. Patriarca

Arbitri: Vincenzo Messana (Trapani), Gennaro Luca De Falco (Catanzaro) Crono: Luca Micheli (Frosinone)

Reti: 5’09’’ e 9’50’’ p.t. Nicolodi (P), 11’02’’ rig. e 11’50’’ Hector (L), 2’ s.t. Foglia (P), 2’57’’ Hector (L), 6’36’’ aut. Patrizi (L), 15’32’’ Parrel (L)

Ammoniti: Ippoliti (L), Nicolodi (P), Parrel (L), Dimas (L), Duarte (P), Paulinho (L), Foglia (P)

Espulso: Morgado all’11’01’’ p.t. aver interrotto una chiara occasione da gol.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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