Il punteggio di 5-4 infatti è la copia distorta di una gara dove il Pescara avrebbe persino potuto vincerla ma che ripetute disattenzioni hanno guastato. Basti vedere come i gol subiti per capire come in questa circostanza più che di meriti dell’avversario possiamo parlare di demeriti della squadra abruzzese.
Se a questo andiamo ad aggiungere le diverse palle gol non sfruttate a dovere, ci si può meglio rendere conto di come sia potuto maturare tale punteggio.
I problemi della squadra di Patriarca molto probabilmente passano proprio da un problema mentale più che di condizione. Se si pensa che in un intero girone d’andata la squadra biancoazzurra è stata messa sotto solo a Bologna si può meglio comprendere come il potenziale della squadra sia adatto per lottare fino alla fine per importanti traguardi. In attesa dunque di recuperare al meglio la condizione di Fabiano la squadra devi evitare di piangersi addosso.
TABELLINO:
PESCARA: Jukic, Bruno, Morgado, Fornari, Nicolodi, Leggiero, Davì, De Luca, Canabarro, Marcone, Fabiano, Cellini. All. Patriarca
Arbitri: Mario Filippini (Roma 1), Fabio Gelonese (Milano), Francesco Scarpelli (Padova) Crono: Alberto Vantini (Verona)
Reti: 9’48’’ t.l. Borja (M), 10’42’’ Nicolodi (P) del p.t., 5’40’’ Canabarro (P), 10’27’’ Borja (M), 11’54’’ Bertoni (M), 15’51’’ Nicolodi (P), 16’04’’ t.l. Duarte (M), 17’39’’ Bertoni (M), 17’57’’ Canabarro (P) del s.t.
Ammoniti: Kuromoto (M), Nicolodi (P), Davì (P), Jonas (M), Duarte (M), Morgado (P), Fornari (P)
Espulsi: Davì (P) al 9’36’’ del s.t. per somma di ammonizioni.
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