I biancazzurri si aggiudicano la gara 1
PESCARA – Successo per 5-3 del Pescara contro Ferrara nella gara 1 della finale davanti al pubblico amico. Partita giocata sul filo del rasoio sino a poche battute dalla fine. Il calendario obbliga i biancazzurri ad un doppia trasferta di fila dopo la partita d’esordio giocata tra le mura amiche e questo risulta essere una sorta di handicap psicologico per i delfini costretti sin da questa sera alla necessità di una vittoria per non compromettere sin da subito le proprie aspirazioni. Forse è proprio questa la ragione che in avvio frena teste e gambe dei pescaresi. Il Kaos al contrario mostra una spigliatezza di gioco che crea in avvio non pochi imbarazzi agli uomini di Colini.
IL MATCH – Il Pescara sembra subire la fisicità e la determinazione degli avversari, palesando poca incisività in attacco. Il tecnico romano, chiaramente, non è soddisfatto del rendimento dei suoi e già alla metà del quarto minuto chiama tutti a rapporto per riformulare le giuste coordinate. Il Pescara finalmente si scuote e al sesto Nicolodi dopo aver strappato di forza la palla dai piedi di Espinandola calcia un diagonale potente e preciso che non lascia scampo a Laion. Neanche il tempo di esultare e subito i ferraresi impattano. Laion lancia Bertoni, questa sera di gran lunga il migliore dei suoi, che a sua volta fornisce un passaggio filtrante in parallelo a Kakà. Inesorabile la conclusione del cannoniere ferrarese che batte Capuozzo in disperata uscita sul primo palo. La partita s’infiamma, si alzano i ritmi e fioccano le occasioni da una parte e dall’altra. Un paio di tiri di Canal scaldano i guantoni di Laion. Caputo si becca un giallo, per una trattenuta su Kakà e dalla susseguente punizione scaturisce un bolide di Pedotti che si stampa sulla traversa. Tra il decimo e l’undicesimo i delfini sfiorano per tre volte il vantaggio, prima grazie ad una elegante transizione di PC che Ercolessi non sfrutta a modo e poi con Maxi Rescia che arriva in ritardo di un soffio su un passaggio filtrante di Rogerio e che coglie in seguito una clamorosa traversa. Laion in questa occasione fa il miracolo riuscendo a deviare di quel poco che induce il pallone a colpire il montante e a rimbalzare sulla linea. Al 14′ è invece Kaká a colpire il legno alla sinistra di Capuozzo pareggiando il conto anche in fatto di pali. Da questo momento fino alla sirena del riposo, le due squadre tirano il fiato, e bisogna attendere il 19’57” per attendere un’altra emozione. Rogerio serve Ercolessi che per una frazione di secondo non trova il tempo giusta per una deviazione sotto porta.
Si riparte con uno spunto pericolosissimo di Kakà che tira fuori di pochissimo ma la gara allo scoccare del primo minuto trova uno dei suoi episodi chiave. Pedotti, nel tentativo di opporsi ad un blocco di PC, alza il braccio all’altezza dello sterno del giocatore numero cinque del Pescara, che cade a terra rovinosamente. Per un attimo si teme il peggio, PC si rotola sul parquet, palesando un blocco respiratorio, e trasportato fuori dal campo si riprenderà solo dopo qualche minuto. Nessuna esitazione per l’arbitro Filippini che espelle Pedotti con un rosso diretto. La superiorità numerica offre al Pescara l’opportunità di tornare in vantaggio e i biancazzuri ne approfittano cinicamente con Ercolessi che sfruttando un rimpallo batte Laion con un bolide che s’infila sotto la traversa. Il Kaos è ferito ed il delfino, per l’occasione nelle vesti di uno squalo, sente l’odore del sangue e non dà tregua.
Punizione magistrale di Canal che serve Rescia appostato nei pressi della porta difesa da Laion. L’argentino tira fuori dal cilindro una deviazione maligna di tacco ed è 3-1. Gli ospiti hanno però la forza di ricompattarsi velocemente e nell’arco di tre minuti si riportano in parità. Al 4’33” Laion colpisce con un tiro di inaudita potenza la traversa e in sequenza prima Tuli realizza il gol del 3-2 grazie ad uno schema su punizione che lo libera al tiro e poi trenta secondi dopo è Bertoni servito di tacco da Vinicius a battere Capuozzo sotto misura. È il momento migliore per i ferraresi che sullo slancio avrebbero anche l’occasione per passare in vantaggio ma ancora una volta colgono un palo clamoroso con Bertoni. La sfida entra nel suo momento più caldo, il Pescara con esperienza prima assorbe le sfuriate ospiti e poi gradualmente riguadagna campo. Coco sulla linea salva la rete di Laion, battuto da un diagonale di Canal. Subito dopo PC pescato sotto porta devia a botta sicura ma questa volta il portiere ospite compie il miracolo, deviando in angolo. Cresce il rendimento di Salas che con la sua velocità in più di un’occasione spacca la difesa avversaria, creando ottime opportunità da rete. Il Kaos progressivamente cala, mostrando qualche amnesia di troppo in difesa. A questo punto Capurso gioca il jolly del portiere di movimento dando l’investitura e la casacca da portiere a Coco. Nulla da fare, la stanchezza si fa sentire e a – 1’23” dal termine Rescia assiste alla grande PC che insacca con decisione sotto rete. La partita finisce qui anche se c’è ancora il tempo a – 49” di assistere ammirati ad una super parata di Capuozzo.
TABELLINO:
PESCARA Vs KAOS FUTSAL FERRARA 5-3 (1-1)
PESCARA: Capuozzo, PC, Rescia, Rogerio, Canal, Ercolessi, Leggiero, Caputo, Salas, Nicolodi, Pietrangelo, Garcia Pereira. All. Colini
KAOS FUTSAL: Laion, Coco, Pedotti, Bertoni, Vinicius, Failla, Tuli, Espindola, Petriglieri, Halimi, Kakà, Timm. All. Capurso
Arbitri: Daniele Di Resta (Roma 2), Mario Filippini (Roma 1), Mauro Albertini (Ascoli Piceno) Crono: Manuela Di Fabbi (Sulmona)
Reti: 6’17” p.t. Nicolodi (P), 6’54” Kakà (K), 1’48” s.t. Ercolessi (P), 3’34” Rescia (P), 6’23” Tuli (K), 7’06” Bertoni (K), 13’43” Rogerio (P), 18’37” PC (P)
Ammoniti: Caputo (P), Vinicius (K), Kakà (K)
Espulsi: all’1’01” del s.t. Pedotti (K) per gioco violento.