Prova di forza della squadra di Colini
PESCARA – Successo in gara 2 per il Pescara che al PalaRigopiano ha la meglio del Latina per 4-1. Un punteggio che in particolare a fine primo tempo non rende merito a quanto espresso sul parquet dai biancazzurri, che hanno dominato il gioco senza nulla o quasi concedere ai pontini. Si è dovuto infatti attendere il 15’ della ripresa per chiudere partita. I biancazzurri rovesciano la situazione di ieri potendo domenica sera (inizio ore 20) contare su due risultati su tre per passare il turno e accedere alle semifinali. Al Latina non mancano però determinazione e coraggio che sostengono una qualità tecnica individuale e collettiva da poster di prima fascia. Sarà comunque un’altra partita caratterizzata da alti contenuti agonistici, una terza battaglia che si spera resti, come nelle due gare precedenti, circoscritta nei limiti del regolamento.
IL MATCH – A preludio della gara, le note dell’Inno di Mameli suonate dalla Banda di Pizzoferrato scaldano il cuore degli spettatori presenti, infondendo coraggio e determinazione in chi questa sera non ha altro obiettivo che la vittoria. “Rommel” Colini in partenza deve rinunciare a Capuozzo, ancora alle prese con l’infortunio patito a Latina. Leandro così indossa per la prima volta in stagione la maglia del titolare mentre PC, assente in gara 1, rientra in distinta al posto di un Nicolodi malconcio. Problemi anche per Basile che deve fare a meno dello squalificato Arellano e dell’infortunato Menini. In avvio ritmi subito sostenuti da parte dei biancazzurri, vogliosi di cancellare sin da subito la deludente partita dell’andata. Già al minuto 2 prima Rescia e poi PC sfiorano il gol, nella prima conclusione la palla si perde alta di un nulla mentre nella seconda Gilli si produce in una parata da campione. Sale in cattedra il portiere del Latina che inizia così a sciorinare un repertorio altamente spettacolare, come al minuto 8 quando compie un vero miracolo su una perentoria conclusione di Rogerio. Trascorrono pochi secondi e sempre Rogerio, assistito su calcio d’angolo per la più elementare delle conclusioni, si divora un gol già bello e fatto. Gilli si esalta in altri prodigi acrobatici ma a parere del secondo arbitro, il sig. Morabito, esagera un tantino in qualche atteggiamento “extra regolamento” e per questo si becca un giallo. Salas all’11’ colpisce un clamoroso palo interno, in molti si disperano ma non lui che ci riprova tre minuti dopo con una conclusione dalla distanza tanto perentoria quanto precisa. Questa volta Gilli è sorpreso e nulla può, limitandosi a raccogliere la palla nel sacco tra l’esultanza dei tifosi pescaresi. la tensione sale e I gialli fioccano, anche se la partita, dura e muscolare, non degenera mai in corrida. Gli arbitri fanno fatica a contenere la “garra” messa in campo dalle due parti ma tutto sommato non commettono gravi errori, sanzionando con raziocinio e senza personalismi gli eccessi agonistici. Non bastasse l’importanza della posta in palio a creare ulteriori difficoltà ai protagonisti in campo è il caldo che asciuga progressivamente le energie dei giocatori. Forse proprio perché provate dal tanto correre e dal clima torrido del PalaRigopiano, negli ultimi tre giri di lancette le due squadre rimandano le ostilità al secondo tempo.
Il Pescara non fa l’errore di sentirsi appagato dal vantaggio e riparte con l’intenzione palese di mettere in carniere un vantaggio più cospicuo. Rogerio dopo soli 20″ ha un’altra chance per andare in vantaggio ma è al minuto 2’30” che compie un vero e proprio capolavoro, scucchiaiando un passaggio sui piedi sapienti di Canal, che con la rapidità di un crotalo, tira anticipando di una frazione di secondo l’uscita disperata di Gilli. Palla sotto le gambe del portiere pontino e sfera che lemme lemme si deposita in rete. Sul 2-0 la tensione della gara non tende a placarsi e a farne le spese, ammonito senza particolari colpe, è al limite del paradosso proprio il “mite” Canal, di cui non si conoscono in carriera precedenti né in fatto di proteste né per aver mai commesso falli cattivi. Il clima progressivamente diventa torrido e Tatonetti seduto in panca viene espulso dal solerte Morabito. Rescia colpisce un altro palo interno ma anche per lui, come accaduto a Salas, è solo questione di tempo. Maxi recupera palla nella meta campo avversaria, involandosi verso la porta avversaria. calibra il mirino e di piatto batte Gilli con precisione da cecchino. Basile, sotto di tre reti, non si arrende e mette in campo il portiere di movimento. Ne scaturisce poco o niente, Lara sfrutta l’unico momento di appannamento della difesa pescarese per mettere a segno il gol del 3-1 ma la segnatura non rianima i pontini ormai arrivati allo stremo delle forze, anche a causa di un infortunio occorso a Battistoni, costretto per tutta la ripresa al riposo forzato in panchina. Il Pescara è come si suol dire “sul pezzo” e non accusa particolari sbandamenti. Il palleggio del Latina e lento e prevedibile e la cerniera difensiva 1-2-1 non lascia spazi se non per velleitarie soluzioni balistiche dalla distanza. Fatalmente è quindi è la squadra di casa a rimpinguare il vantaggio, sempre grazie all’ubiquo Rescia che sradica una palla dai piedi di un avversario, s’invola in contropiede e realizza il gol del 4-1. Partita chiusa, Basile questa volta alza bandiera bianca, sostituendo gli ormai sfiniti titolari con i ragazzi della panchina. un fallaccio vistoso quanto inutile del giovane Rosella provoca ancora qualche scintilla, rinfocolando tensioni che ormai sembravano sopite. Vola qualche parola di troppo tra giocatori stremati dal caldo, dalla fatica e dalla tensione agonistica.
TABELLINO:
PESCARA – LATINA (1-0) 4-1
PESCARA: Garcia Pereira, Caputo, Rescia, Rogerio, Canal, Ercolessi, Leggiero, PC, Salas, Morgado, Chiavaroli, Tatonetti. All. Colini
RAPIDOO LATINA: Gilli, Bacaro, Maina, Terenzi, Avellino, Saccaro, Lara, Battistoni, Angeletti, Rosella, Rosati, Chinchio. All. Basile
Arbitro: Giuseppe Parente (Como), Rocco Morabito (Vercelli), Lorenzo Di Guilmi (Vasto) Crono: Viviana Pennese (Vasto)
Reti: 14’29’’ p.t. Salas (P), 2’30’’ s.t. Canal (P), 10’12’’ Lara (L) 7’14’’ Rescia (P), 15’13’’ Rescia (P)
Ammoniti: Chinchio (L), Gilli (L), Lara (L), Garcia Pereira (P), Canal (P), Angeletti (L), Rosella (L)
Espulso Tatonetti (P) al 5’56’’ s.t. dalla panchina per proteste.