IL MATCH – Partenza a ritmo blando e compassato tra due squadre falcidiate da infortuni e squalifiche. Il Pescara stenta a trovare il filo della manovra offensiva, privo dei suoi due cannonieri principi Morgado e Nicolodi.
Il Venezia si limita invece ad una difesa ordinata, escludendo qualsiasi velleitarismo offensivo. Risultato dei primi sette minuti? Pericoli zero e sbadigli in serie. Ci vuole tutta la chirurgica precisione balistica di Schurtz per sbloccare lo stallo. Punizione da posizione laterale a quindici metri dalla porta, nessun comune mortale azzarderebbe il tiro, tranne il tedesco che centra di punta un pallone che disintegra la ragnatela posta all’incrocio dei pali alla destra dell’attonito Dal Cin. Il Venezia a questo punto tira fuori timidamente la testa dall’uscio di casa, tentando un paio di conclusioni che si perdono sul fondo. I delfini continuano a giocare un po’ trattenuti, la paura di subire l’ennesima rimonta blocca la fluidità della loro manovra e riescono ad essere pericolosi solo sulle palle ferme. Schurtz, terminale di uno schema di punizione sfiora il raddoppio, servito da Fornari ma la palle gli viene deviata quel tanto che lo mette fuori equilibrio. Sul finale di tempo è invece Almir Rossa a trovare una conclusione che scalda i guantoni di Jukic, finalmente all’opera per testimoniare la sua presenza. Poi si torna a sbadigliare e fino al suono della sirena non accade più nulla.
In avvio di ripresa si desta Canabarro che però trova il modo di sbagliare una realizzazione piuttosto facile dopo essere stato assistito al bacio da Bruno, il più vivace e pimpante della serata. Cresce finalmente il volume di gioco dei biancazzurri e fatalmente arriva il raddoppio, griffato dalla coppia Canabarro, in versione assist man, e Fornari in veste di bomber. Niente da fare per il povero Dal Cin costretto ad incassare una rasoiata dai sette metri, che non gli lascia scampo alcuno. La partita sembra volgere verso un finale scontato ma il gol dell’ex, Bruno Rossa, per circa 40″ fa vedere le streghe agli infreddoliti tifosi pescaresi, memori delle ultime sciagurate rimonte subite, ma ci pensa il Bruno biancazzurro a ristabilire il doppio vantaggio e a frustrare le residue speranze dei neroverdi. Un’azione da play station, subito dopo, manda in rete Canabarro, chiudendo virtualmente i giochi.
Il Venezia continua onestamente a giocarsela, inserendo nel finale Belsito come portiere di movimento ma questo non gli giova perchê il Pescara trova il quinto gol, ancora con Canabarro. Lieto fine e titoli di coda chiudono la gara, tutto come previsto, tre punti in tasca e visi finalmente distesi tra i biancazzurri. Non c’è tempo per gioire, il pensiero va subito ad Asti, che finora. …non ha mai perso, impegno arduo ma si sa che le serie positive sono fatalmente destinate a finire. Questo pensano i pescaresi e sognare in grande aiuta a vivere. Chissà se questa volta la sorte sarà più benevola ?
TABELLINO:
PESCARA-VENEZIA 5-1 (1-0)
PESCARA: Jukic, Ghiotti, Leggiero, De Luca, Canabarro, Schurtz, Fornari, Bruno, Sampaio, Dambrosio, Marcone, Fabiano. All. Mario Patriarca
VENEZIA: Dal Cin, Belsito, Daga, Zanatta, Biancato, Dan, Penzo, Bruno Rossa, Almir Rossa, Pasqualetto. All. Luigi Pagana
Reti: Schurtz (P) al 7’16” del p.t., Fornari (P) al 4’29” del s.t., Bruno Rossa (V) al 10’34” del s.t., Bruno (P) all’11’16” del s.t., Canabarro (P) al 12’26” e al 17’52” del s.t.
Ammoniti: Belsito (V) al 13’27” del s.t., Bruno (P) al 16’18” del s.t.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]
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