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Cala il sipario sulla rassegna artistica ed enogastronomica del Colle

da Redazione

Martina Peca, titolare del Br1: «E’ solo un arrivederci alla prossima stagione»

i protagonisti della serataMONTESILVANO (PE) – Un finale in grande stile per la rassegna artistica ed enogastronomica che da febbraio a luglio ha visto lo Spazio culturale Br1 di Montesilvano Colle animarsi con serate all’insegna del buon cibo e della fotografia.

Lunedì 25 luglio, la opere lombardipiazza antistante il luogo di incontro culturale per eccellenza di Montesilvano si è inebriata di una raffinatezza tutta al femminile grazie alla presenza della chef Stefania Di Pasquo e della fotografa Chiara Lombardi. Quest’ultima, giovanissima, ha esposto le proprie fotografie sulle pareti interne del Br1 e su quelle che affacciano sul belvedere montesilvanese, regalando all’occhio dello spettatore immagini in bianco e nero o a colori desaturati raffiguranti le emozioni sprigionate dal corpo umano.

«Attualmente la mia attenzione è focalizzata sui corpi, con tutti i loro difetti che volontariamente non nascondo e spesso valorizzo nelle mie fotografie», ha spiegato Lombardi, 21 anni, originaria di Baronissi (Salerno) e a un passo dalla laurea alla Rufa – Roma University of Fine Arts. «Ciò che mi incuriosisce è soprattutto cercare di raffigurare, con un’immagine, la complessità delle emozioni dell’essere umano. Per questo traggo ispirazione anche dalla letteratura, e in questo i miei studi classici mi hanno decisamente agevolato». Giovanissima eppure con le idee ben chiare, Lombardi sogna in futuro di poter trasformare quella che fino a qualche anno fa, quando “rubava” la macchina fotografica al padre, sembrava sola una passione, in un vero e proprio lavoro, «l’unico che mi faccia sentire davvero bene». Già delineato anche lo scenario in cui l’aspirante professionista dell’immagine sogna di poter lavorare: Berlino.

Al centro delle fotografie di Lombardi anche l’incontro tra uomo e donna, due opposti che si attraggono e insieme, nella diversità, si completano a vicenda. Una fusione che la chef Di Pasquo ha saputo rappresentare con sapienza in maniera particolare nel dessert, grazie all’abbinamento tra cioccolato e lamponi. Ma il dolce è stato solo la ciliegina sulla torta di uno straordinario menù a 4 mani realizzato dalla professionista molisana in collaborazione con il resident chef del Br1 Daniele D’Alberto.

«Io e Daniele ci siamo conosciuti alla Cena delle Promesse di Vico Equense», racconta la chef, «e da allora ci siamo sempre seguiti a vicenda con interesse, fino a questa serata, in cui abbiamo elaborato insieme il menù, ispirandoci anche alle opere della fotografa Lombardi». Di Paquo e D’Alberto, oltre alla passione per la cucina, sono accomunati anche dal principio su cui si fondano i ristoranti nei quali lavorano, la Locanda Mammì di Agnone e il Br1: valorizzare il territorio puntando sull’innovazione, senza trascurare le tradizioni. Un percorso possibile, seppur tra mille difficoltà. «La difficoltà maggiore che ho incontrato», aggiunge la chef molisana, «è stata affermarmi in un settore quasi esclusivamente maschile. Alla Niko Romito Formazione, ad esempio, ero la sola donna insieme a 12 allievi uomini, e come contrappasso nella mia cucina ho scelto tutte donne. E poi è stato difficile vincere lo scetticismo delle persone della mia regione nei confronti di questa tipologia di cucina. Ma alla fine ce l’ho fatta».

A margine dell’ultimo evento della stagione del Br1, che resta comunque aperto come ristorante stabile, a tracciare un bilancio della rassegna è la direttrice artistica dello Spazio culturale, Martina Peca. «Il bilancio è decisamente positivo e ci sono già degli spunti che si stanno pian piano evolvendo per le prossime edizioni», sottolinea. «Quest’anno abbiamo dato spazio alla fotografia, nella prossima stagione valorizzeremo altre forme d’arte. L’intenzione costante è di fare in modo che questa spinta propositiva si estenda a tutto il borgo e per fare ciò stiamo già lavorando sul nuovo calendario che sarà ricco di novità».

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