Il progetto andrà ad incrementare gli interventi nella Repubblica del Centro Africa
PESCARA – Domani, martedì 24 febbraio alle ore 10, la Polizia di Stato incontrerà il personale addetto alla formazione e gli studenti della Scuola di Cinema IFA (International Film Academy), presso la sede sita in Pescara alla Via Beato Angelico nr. 3. Nella circostanza sarà presentato il Calendario della Polizia di Stato 2015 che al termine, sarà reso in omaggio alla Scuola, nei due formati, da parete e da tavolo. L’iniziativa promossa dalla Polizia di Stato, prende spunto dalla particolare affinità e connubio tematico e sostanziale, tra il maestro Vittorio Storaro, autore cinematografico di fama internazionale vincitore di tre premi “Oscar” di un “David di Donatello” e di altri importanti riconoscimenti, che ha curato la realizzazione del Calendario della Polizia di Stato 2015, e la Scuola di cinema stessa, nelle sue premesse fondanti e negli obbiettivi che la caratterizzano.
Il maestro Vittorio Storaro si distingue come importante autore della cinematografia italiano, tra i più famosi del mondo, vincitore di tre premi oscar (Apocalypse Now, Reds e L’Ultimo Imperatore), di un David di Donatello e di altri importanti riconoscimenti. Dopo i primi esordi nell’ambito del suo impegno cinematografico, egli ha catturato l’attenzione di molti registi, tra cui quelli di un giovane Bernardo Bertolucci, con cui darà vita, a partire dal 1970, a un sodalizio che si protrarrà fino al 1993 con il film Piccolo Buddha, passando per successi internazionali di pubblico e critica come: Ultimo Tango a Parigi, Novecento, Il tè nel deserto e l’Ultimo Imperatore.
Padroneggiata la tecnica, Storaro dedica quindi il suo impegno a una comprensione più profonda della qualità della luce, del rapporto luce-ombra, dell’uso dei colori in relazione allo stato d’animo, dell’ambientazione storica e della conflittualità emotiva. In film come Giordano Bruno e La luna, l’impatto visivo sullo spettatore si giova di una fotografia sorprendente che convince anche un regista come Francis Ford Coppola; da questa collaborazione nascerà il capolavoro Apocalypse Now. Ormai consacrato a livello internazionale, Storaro cura la fotografia di film come Reds e Dick Tracy, di Warren Beatty e Ladyhawke di Richard Donner. Il suo percorso artistico si completa con la scrittura e la pubblicazione del libro “Scrivere con la Luce, I colori gli elementi”, attraverso il quale Storaro racconta il suo viaggio verso una consapevolezza artistica e culturale matura e completa. Dall’anno 2001 il ricavato della vendita del calendario della Polizia di Stato è destinato a finanziare alcuni appelli umanitari dell’UNICEF; complessivamente sono stati raccolti circa 1.887.000 euro e sono stati completati diversi progetti di cui alcuni a sostegno dell’infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea.
Quest’anno il progetto indica l’emergenza umanitaria nella Repubblica del Centro Africa (CAR), e andrà ad incrementare gli interventi per la “fornitura di trattamenti e alimenti terapeutici e per l’educazione alle corrette pratiche di nutrizione di bambini e neonati, e la promozione dell’allattamento al seno”.
Gli scatti del calendario 2015 curati dal maestro Vittorio Storaro, nascono da un’idea sortita da una sua visita ad una struttura della Polizia di Stato sita a Roma, dove Storaro è colpito dalla persistenza di due elementi: la tradizione nell’architettura dei luoghi, negli elementi classici e simbolici e la modernità rappresentata dagli operatori di polizia che animano quegli ambienti, intenti nel perseguire e salvaguardare valori umani e sociali eterni e assoluti. Allora Arte e Abilità diventano i concetti fondanti, due temi che coesistono, si integrano e formano una sinergia, ma restano comunque due elementi ben definiti, due colonne che sostengono dodici immagini forti e suggestive.
Il maestro è partito dalle arti, non solo in senso letterale, ma dal significato latino della parola, cioè arte come abilità. Quindi ha pensato di fare un calendario che potesse mostrare quelle che sono le arti; le immagini sono composizioni tra le arti della scultura, della poesia, della storia, della letteratura, della filosofia, della fotografia, e le abilità della Polizia di Stato. Le abilità del poliziotto, la capacità di ricerca, l’attenzione, l’equilibrio e molte altre sono le “sue” arti, e la bellezza di questo connubio ispira l’artista alla realizzazione di un’opera che non è semplicemente “un calendario” da guardare, leggere e guardare ancora per capire e cogliere ogni sfumatura, ma sicuramente un’opera da conservare, che racconta la volontà e l’impegno della Polizia al servizio dei cittadini con la certezza di “Esserci sempre”.