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Call center Inps, Pezzopane (PD) chiede l’intervento del Governo

da Marina Denegri

stefania pezzopane

“Necessario il pieno coinvolgimento e l’impegno diretto di governo e Inps. Vanno chiarite le risorse e il perimetro delle assunzioni”

L’AQUILA – “Le audizioni in commissione Lavoro dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e del presidente e del direttore dell’Inps Servizi sulla vertenza del call center mi hanno lasciata insoddisfatta. Bisogna dare certezze ai lavoratori. Ci sono due norme da far rispettare: la clausola sociale e l’internalizzazione. Inps insiste con la procedura di selezione e insieme con l’applicazione della norma approvata in Legge di Bilancio che prevede l’assunzione ‘in via prioritaria’. Vi è il rischio concreto che però ne’ la clausola sociale, ne’ l’internalizzazione di queste figure professionali, producano gli effetti voluti. Abbiamo svolto un buon lavoro producendo norme importanti e ringrazio la presidente della commissione, Romina Mura, anche per questa iniziativa in commissione. Ma è necessario a questo punto il pieno coinvolgimento e l’impegno diretto di governo e Inps per risolvere la vertenza. Vanno chiarite le risorse e il perimetro delle assunzioni”. Lo afferma la deputata dem Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd della Camera, da sempre impegnata nella battaglia per l’internalizzazione degli oltre 3mila lavoratori e lavoratrici dei call center.

“Il fatto che si dica – aggiunge – che da aprile verrà avviata una selezione del personale lascia intendere l’ipotesi della non applicazione della clausola sociale prevista in caso di cambio di appalto o dell’internalizzazione nell’Inps del servizio, come previsto nella Legge di Bilancio che indicava addirittura il dicembre 2021 come orizzonte temporale. Senza chiarezza di procedure e risorse, non avremo una soluzione neanche entro il dicembre 2022. La richiesta è che tutte le lavoratrici e i lavoratori devono essere garantiti con la clausola sociale e la via prioritaria nel passaggio nella società in-house che la legge ha previsto come soggetto idoneo alla internalizzazione. Governo e Inps devono vigilare affinché l’operazione si concluda positivamente. L’internalizzazione – conclude – è l’unica via che tiene conto e rispetta le norme e le indicazioni approvate dal Parlamento, che da prospettiva ai lavoratori creando un servizio nuovo ed efficiente”.

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