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Campagna di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi

da Redazione

campagna di sensibilizzazione ordigni bellici inesplosi Il primo evento nazionale si svolgerà il 17 ottobre a Giulianova presso il Centro Congressi Kursaal. Tutte le scuole della provincia di Teramo invitate alla manifestazione

GIULIANOVA (TE) – Sabato 17 ottobre, dalle 09.00 alle 12.30, presso il Centro Congressi Kursaal lido, si svolgerà il primo evento nazionale della campagna di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi ideato e organizzato dall’ANVCG (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra – onlus). Grazie al patrocinio del Comune di Giulianova; dell’Assessore alla Cultura e Manifestazioni, Pierangelo Guidobaldi; dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Nausicaa Cameli e del curatore della manifestazione, il giornalista e ricercatore storico, Walter De Berardinis e con la collaborazione di Maria Teresa Orsini della Casa editrice Artemia edizioni di Mosciano Sant’Angelo e della L&L Comunicazione di Luisa Ferretti, si terrà la prima nazionale proprio a Giulianova visto i pesanti bombardamenti che la colpirono nell’ultimo conflitto mondiale e anche durante la 1° guerra mondiale. Tutte le scuole medie e superiori della provincia di Teramo sono state invitate a prendere parte all’evento (gli organizzatori sperano almeno la presenza di una classe per Istituto per una capienza massima di 225 posti a sedere ) visto che il progetto è dedicato alle scuole medie e superiori d’Italia.

Il 3 aprile 2014, presso la Sala “Nassirya” di Palazzo Madama in Senato, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra presentò la campagna di sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici inesplosi. Sempre nel 2014, in stretta collaborazione con il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio e attraverso il Trofeo calcistico “Karol Wojtyla”, l’ANVCG ha rilanciato il tema ordigni inesplosi con una competizione a cui hanno partecipato due squadre provenienti dalla Bosnia-Erzegovina, una di Sarajevo e l’altra di Mostar. Nel 2015, in occasione della Giornata Mondiale per l’Azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi tenutasi presso l’Auditorium della Casa Madre dei Mutilati d’Italia in Roma, l’ANVCG continua la sua lotta ad ordigni inesplosi presentando ufficialmente la Sua Campagna: “CONOSCERE PER RI-CONOSCERE”. Un viaggio nelle scuole che l’ANVCG ha intrapreso dal 2013 ed oggi, per il biennio scolastico 2015/2016, organizza come primo evento nazionale proprio nella nostra Giulianova, visto che la stessa fu vittima tra 1943 e 1944 di pesanti bombardamenti aerei e navali da parte degli angloamericani. L’evento prevede la presentazione del progetto e degli omaggi librari alle scuole che decideranno di partecipare. Durante la manifestazione sarà proiettato un video realizzato dalla ANVGC con delle testimonianze in ricordo di quei tragici fatti e una lezione da parte di Giovanni Lafirenze, già sottufficiale dell’Esercito Italiano.

Si effettua la registrazione gratuita presso la Segretaria organizzativa: dott.ssa Luisa Ferretti: info@lelcomunicazione.it,luisa@lelcomunicazione.it , Via Bindi n° 2, 64021, Giulianova (Teramo) – ITALY, Tel / Fax: +39 085.90.400.90

Le motivazioni della giornata che si svolgerà a Giulianova.

Mine e ordigni bellici continuano a uccidere e ferire migliaia di persone ogni anno in tutto il mondo, sostiene l’ONU in occasione della Giornata Mondiale per la Promozione e l’Assistenza all’Azione contro le Mine e gli ordigni bellici inesplosi che si celebra il 4 Aprile di ogni anno. Tre vittime su quattro sono civili, che azionano questi congegni, a volte anni dopo la fine di una guerra. Anche se in Italia l’ultimo conflitto bellico risale ormai a 70 anni fa, questo tema è purtroppo ancora attuale anche nel nostro Paese, visto l’elevatissimo numero di ritrovamenti e gli incidenti che accadono ancora oggi su tutto il territorio nazionale. Pochi sanno, infatti, che ogni anno in Italia vengono rinvenuti oltre 60.000 ordigni (dati del Ministero della Difesa), principalmente della seconda guerra mondiale, i quali nel 2013 hanno causato n. 11 gravi ferimenti e già altri n. 3 nei primi mesi del 2014. E’ di marzo dello scorso anno, ad esempio, il tragico ferimento di tre giovani a Novalesa, nel torinese, in cui due di loro, Nicolas e Lorenzo, hanno perso la vista (il primo anche la mano) a causa dell’esplosione di un ordigno trovato in un campo. Mentre è di gennaio 2014 il caso di un agricoltore di Belluno ferito gravemente al volto e alle mani a causa dell’esplosione di un ordigno colpito mentre stava zappando la terra. Anche il Presidente dell’Associazione, l’Avv. Giuseppe Castronovo, è stato vittima di uno di questi ordigni. Egli, infatti, ha perso la vista a nove anni, il 26 giugno del 1944, a causa dell’esplosione di una penna bomba: “E’ doloroso ed inaccettabile che a distanza di settant’anni dalla fine della guerra” afferma il Presidente Castronovo – “altre persone, altri giovani, possano avere il mio identico destino”. E’ la riflessione su questi dati ed il desiderio che la guerra finisca per sempre nel nostro Paese, che ha fortemente motivato questa campagna, finalizzata all’informazione sull’attualità di questo fenomeno e alla prevenzione sul rischio di incidenti connessi al ritrovamento di ordigni bellici. Chi si imbatte oggi in qualche parte del Paese in un ordigno bellico, infatti, talvolta lo scambia per qualche oggetto di uso comune (ad es. un lumino, un giocattolo, un rottame, una penna), altre volte lo ritiene innocuo, magari un reperto da collezionare, pensando erroneamente che a distanza di tanti anni abbia perso la capacità di detonare. Con una corretta informazione dell’entità del fenomeno – e dunque sulla concreta possibilità di imbattersi in uno di questi ordigni – e della pericolosità di questi se manipolati da personale non specializzato, molti tragici incidenti potrebbero essere evitati. Questo è l’obiettivo più immediato della campagna, che si rivolge a tutti ed in particolare ai giovani e che in una seconda fase interesserà anche le scuole, affinché chi si imbatte in questi ordigni sappia come comportarsi e contatti immediatamente le autorità (112 o 113) così da scongiurare un rischio per se stessi e per gli altri, dando avvio alle necessarie azioni di bonifica di quel pezzo di territorio, contribuendo a rendere più sicuro il nostro Paese. Il Volume “Schegge Assassine”, che ripercorre cronologicamente i ritrovamenti più eclatanti di ordigni in Italia e gli incidenti avvenuti negli ultimi dieci anni, a cura di Giovanni Lafirenze, membro del Dipartimento Ordigni Inesplosi dell’ANVCG e impegnato da oltre 30 anni nella bonifica del territorio.

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