L’iniziativa, promossa dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della Cecità-IAPB Italia Onlus, prevede la permanenza nelle tre città abruzzesi, dalle 10,00 alle ore 18,00, di una grande struttura ambulatoriale mobile – un tir hi-tech – dotata di più postazioni, presso la quale sarà possibile effettuare gratuitamente controlli oculistici ad alta tecnologia su retina e nervo ottico, riservati a persone di età superiore ai 40 anni.
La tappa in Abruzzo della Campagna è stata presentata oggi, presso la sede di Pescara del Consiglio Regionale, nel corso di una conferenza stampa alla quale, tra gli altri, ha preso parte anche l’Assessore alla Salute, Famiglia e Pari opportunità della Regione Abruzzo, Dott.ssa Nicoletta Verì che, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come “per poter fare prevenzione sia fondamentale disporre di centri di eccellenza dotati di diagnostica all’avanguardia e terapie avanzate, in un percorso che vede coinvolti gli oculisti dei distretti di base, le cliniche universitarie e appunto i centri di riferimento, in un assetto piramidale che vede al centro il paziente. L’Abruzzo da tempo ha puntato su questo modello, istituendo centri di oftalmologia ad alta tecnologia e sostenendo lo screening della retinopatia diabetica, attraverso la telemedicina, effettuato nei diversi centri del territorio con il coordinamento del centro di eccellenza in oftalmologia di Chieti”.
Questo progetto è stato reso possibile grazie al sostegno del Parlamento italiano che, con l’ultima legge di bilancio, ha voluto dare una risposta incisiva al grande bisogno di prevenzione visiva presente nella popolazione. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, della Conferenza Stato–Regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Società Oftalmologica Italiana, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), oltre che dell’Intergruppo Parlamentare per la Tutela della Vista.
Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie rappresentano un insieme di patologie che, complessivamente, riguardano oltre 3 milioni di italiani e 400 milioni di persone nel mondo. Dati, questi, da considerarsi in ulteriore aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e che lasciano intravedere uno scenario minaccioso per quanto riguarda la qualità della vita degli italiani e la sostenibilità della spesa sanitaria. In proposito, il Vicepresidente della IAPB Italia onlus, Dott. Michele Corcio, ha dichiarato che “…la vista è un bene prezioso, un enorme patrimonio che ereditiamo e dobbiamo preservare sin da piccoli. Da essa ci giunge oltre l’80per cento delle informazioni che ci pervengono dall’ambiente. Trascurarla potrebbe compromettere irreparabilmente autonomia e indipendenza della persona”.
Che quella dell’informazione sia una strategia vincente per il contrasto alle malattie della retina e del nervo ottico è stato sottolineato anche dal Prof. Leonardo Mastropasqua, Direttore del Centro Nazionale Alta Tecnologia in Oftalmologia dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, il quale ha inoltre rilevato che ”… il secondo e fondamentale passaggio è la diagnosi precoce che deve essere fatta con strumentazioni di altissimo livello, così da assicurare diagnosi molto precise e soprattutto precoci che potranno consentire risultati terapeutici molto migliori. Oggi quest’attività – ha proseguito – è ulteriormente facilitata grazie all’uso della telemedicina, come abbiamo cominciato a fare qui in Abruzzo per la retinopatia diabetica, una pratica che consentirà di ridurre le liste d’attesa a vantaggio dei pazienti e contribuire alla riduzione dei costi sanitari”.
L’On. Paolo Russo, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Tutela della Vista, che ha patrocinato l’intero progetto, ha sottolineato che “…questa campagna è finalmente un modo concreto per aiutare i pazienti ma anche un modo moderno per orientare la politica verso scelte strategiche che aiutino i percorsi di prevenzione”.
Quattro sono gli obiettivi principali che la campagna si prefigge: far conoscere le principali patologie oculari causa di cecità e ipovisione nella popolazione; accrescere il livello di priorità della prevenzione oftalmica nelle agende sanitarie regionali; utilizzare i dati raccolti per avviare la costituzione di una banca dati nazionale, finalizzata a conoscere l’impatto delle patologie e indispensabile per lo sviluppo di politiche sanitarie pubbliche per la tutela visiva.
Info: www.vistainsalute.it
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