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Cantina Wilma, nuova tappa di degustazione per il Pink Panel

da Redazione

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Maurizio Nonno: “La mia è una piccola bomboniera dal 2007 ho scelto di intraprendere una produzione limitata, ma molto identitaria”

CHIETI – Il Pink Panel prosegue la sua missione di assaggio e scoperta del territorio. Questa volta il club tutto al femminile di assaggiatrici di vino e cibo si è soffermato sulle piccole produzioni. La sessione di ottobre, nel periodo vendemmiale, si è svolta presso Cantina Wilma-I vini di Donna Tethi.

Nel corso della degustazione, condotta come sempre alla cieca, si è evidenziato ancora una volta il potenziale e l’espressività dei vitigni autoctoni abruzzesi attraverso la comparazione di due annate diverse di Trebbiano, Pecorino, Cerasuolo e Montepulciano d’Abruzzo Doc; certificati bio, vinificati in acciaio e ottenuti attraverso fermentazione con lieviti indigeni. «La mia è una piccola bomboniera – dichiara Maurizio Nonno titolare della cantina – dal 2007 ho scelto di intraprendere una produzione limitata, ma molto identitaria».

Anche un vino giunto da fuori regione è stato incluso tra gli assaggi, a scopo “didattico”, un Vino Nobile di Montepulciano Docg, il Pietra Rossa 2015, della rinomata cantina Contucci; diverso dal nostro Montepulciano d’Abruzzo in quanto a denominazione e profilo organolettico.

Alla nona sessione hanno preso parte la capo panel Jenny Viant Gómez, Enca Polidoro, Sandra Pantalone, Valentina Bravi, Angela Scarciolla, Luisa Avallone, Lorenza Mammarella e Norma Torrieri.

A sorpresa in chiusura di degustazione l’assaggio di un vino metodo ancestrale e, dulcis in fundo, il tradizionale mosto cotto. Tutto accompagnato da selezionati prodotti gastronomici locali.

IL PINK PANEL

È l’unico gruppo tutto al femminile che include sia esperte di vino che wine lovers. Fondato nel 2019 è coordinato dalla degustatrice e giornalista enogastronomica freelance Jenny Viant Gómez nata all’Avana e da 20 anni residente in Italia.

Da sottolineare che il Pink Panel non è un’associazione, si autofinanzia, l’adesione è gratuita previa registrazione e verifica dei requisiti; non si assegnano punteggi ai vini, si valorizzano gli abbinamenti gastronomici e si assaggiano vini provenienti spontaneamente da tutti i territori, quindi non solo vini abruzzesi.

Ricordiamo che il Pink Panel si collega alle teorie scientifiche sulle capacità sensoriali delle donne, più sviluppate rispetto agli uomini. «Nella regione del cervello atta a ricevere i segnali olfattivi le donne hanno +43% di cellule e + 50% di neuroni rispetto agli uomini», studio dell’ente Monell Chemical Senses Center di Philadelphia.

Benché tante altre ricerche tendano a sottolineare che le differenze tra i sessi siano marginali o inesistenti, Il Pink Panel itinerante 100% femminile si configura come un’esperienza da mettere in campo, senza scopi scientifici o statistici, ma con la consapevolezza che degustare “in rosa” abbia un “sapore” diverso.

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