Sospiri : “Pescara si prepara a esplodere visto che al nostro ospedale verranno dati 94 posti letto in più”
PESCARA – Giovedì mattina ,alle ore 10.00, si terrà la riunione della 5a Commissione regionale Salute nella quale il Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale Mascitelli e il Direttore del Dipartimento Muraglia dovranno portare le carte definitive inerenti la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza .
In tale occasione sarà chiarito finalmente quali sono i Pronto Soccorso abruzzesi che chiuderanno, e su Penne e Popoli Forza Italia annuncia battaglia.
Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri rende noto tale vertice , in vista, peraltro della seduta del Consiglio regionale straordinario richiesto sulla problematica ,e sottolinea che Pescara si prepara a esplodere visto che al nostro ospedale verranno dati 94 posti letto in più, ma senza aumentare il numero dei medici, senza opere per garantire il potenziamento dei reparti e soprattutto dopo la chiusura di ben due ospedali.
“Sulla sanità abruzzese e pescarese il Governatore D’Alfonso e l’assessore Paolucci hanno semplicemente applicato una politica ghigliottina, smantellando reparti, centri di eccellenza, chiudendo ospedali strategici e con bilanci in ottimo stato, tagliando il diritto stesso alla salute dei cittadini, e su tale operazione scellerata non consentiremo menzogne nè verità edulcorate – ha avvisato il capogruppo Sospiri -.
L’ultima follia
L’ospedale di Pescara avrà 94 posti letto in più, dunque ha avuto più fortuna degli altri territori: peccato che l’assessore Paolucci abbia dimenticato di ricordare che quei 94 posti letto in più determineranno solo l’esplosione dell’ospedale di Pescara visto che fanno il paio con la chiusura degli ospedali di Penne e Popoli e visto che, a fronte della scomparsa di interi reparti, nel nosocomio di Pescara non sono previste opere di potenziamento né nuovi medici né un rinforzo del personale.
Dunque mettere dentro altri malati senza unità professionali capaci di fronteggiare i flussi significa semplicemente determinare il collasso consapevole e voluto del nostro nosocomio, altro che vantaggio o ‘parte del leone’.
E’ giunta l’ora che il Pd scopra le carte senza più false letture o farsesche interpretazioni tipiche della giunta D’Alfonso
Giovedì alle 10 abbiamo chiesto e ottenuto la convocazione urgente della 5a Commissione regionale Salute e in quella sede interverranno il Direttore del Dipartimento per la Salute e il Welfare Angelo Muraglia e il Direttore dell’Agenzia Sanitaria regionale Alfonso Mascitelli che presenteranno, senza ulteriori filtri, il ‘Protocollo Operativo dei punti di primo intervento della Regione Abruzzo’, ovvero le carte sulla riorganizzazione dei punti di emergenza-urgenza che qualificano gli ospedali, in altre parole da giovedì tutti gli abruzzesi avranno modo di sapere quali strutture resteranno dotate di un Pronto Soccorso operativo ventiquattro ore su ventiquattro e quelle in cui non ci sarà più un Pronto soccorso H24, chiusi e sostituiti con postazioni del 118.
Sul ‘caso’ di Penne e Popoli Forza Italia darà battaglia sia in Commissione, ma soprattutto in Consiglio regionale
I cittadini devono capire che quello che nel politichese dalfonsiano viene chiamato ‘riconversione’ da ospedale di primo livello a ospedale di area disagiata, appunto quello di Penne – ha puntualizzato il Capogruppo Sospiri –, in realtà significa che i pazienti d’ora in avanti per farsi curare, soprattutto in caso di emergenze, come un infarto o un ictus, dovranno arrangiarsi, ovvero farsi portare sino a Pescara e sperare nella salvezza.
Cancellate l’emergenza, la rianimazione e la terapia intensiva, sarà garantita solo un’assistenza in loco per i codici bianchi o verdi, ovvero per i ‘casi’ blandi, insomma una stanza in cui somministrare aspirina, e verrà predisposta un’autoambulanza attrezzata per il trasporto dei codici gravi, gialli e rossi, su Pescara o dove ci sarà posto, una roulette russa per i pazienti, costretti a percorrere chilometri, in qualunque condizione, anche con la neve, per essere curati.
Il San Massimo come l’ex Baiocchi
Il ‘San Massimo’ diventerà una sorta di ‘presidio di base territoriale’, dunque, sullo stile dell’ex Baiocchi a Pescara, nulla a che vedere con l’ospedale efficiente, operativo, capace di reggere 14.415 accessi l’anno al solo Pronto soccorso, così come l’ospedale di Popoli capace di fronteggiare 11.718 accessi l’anno, accessi che ora saranno tutti dirottati sul capoluogo adriatico senza mezzi né risorse”.