Home » Attualità » Riparti Pescara e …riparte il centrodestra

Riparti Pescara e …riparte il centrodestra

da Redazione

riparti pescara

La manifestazione pubblica, all’insegna di +Sicurezza, -Tasse, +Sviluppo e di un rinnovato impulso all’azione di opposizione,  si è svolta ieri presso il Parco Kidland di via Ravasco

PESCARA – Si è svolto ieri  , presso il Parco Kidland di via Ravasco,l’evento ‘Riparti Pescara: +Sicurezza, -Tasse, +Sviluppo’ finalizzato a  tracciare un bilancio di quanto prodotto dall’Amministrazione Alessandrini e di come far ripartire la macchina del centrodestra, dando un nuovo slancio all’azione di opposizione.Presenti i consiglieri comunali di Forza Italia Marcello Antonelli, Fabrizio Rapposelli e Vincenzo D’Incecco, ma anche ex amministratori, come gli assessori Isabella Del Trecco e Roberto Renzetti, il consigliere Nico Lerri tanti amministratori di provincia, come il sindaco di Pianella Sandro Marinelli e il consigliere comunale di Spoltore Marina Febo, e oltre 300 persone.

Il capogruppo di  Forza Italia in Regione Abruzzo ,promotore dell’iniziativa ,è intervenuto dicendo:

“Saremo le ‘sentinelle in piedi’ del mal-governo della giunta Alessandrini, opposizione serrata, con interventi concreti per restituire al più presto alla città di Pescara una guida seria, capace, utile, partendo da tre punti cardine: restituire sicurezza e decoro al territorio; ridurre le tasse, riportandole a livelli ammissibili; ricostruire la rete sociale di una città oggi all’abbandono. Per farlo abbiamo bisogno di una classe dirigente rinnovata, giovane, ma che abbia idee concrete”.

foto relatori3“Oggi parte la fase 2 della nostra opposizione – ha detto il capogruppo Sospiri – e cominciamo lanciando un messaggio al sindaco Alessandrini: portati un po’ avanti con il lavoro, e comincia a fare le valige, perché noi stiamo arrivando e perché la città ti ha clamorosamente bocciato. Ovviamente, però, le prossime elezioni, non le vinceremo solo perché a Pescara ha mal governato Alessandrini-commissariato da D’Alfonso, ma occorre altro. E allora, innanzitutto bando alle divisioni: la partita a Pescara non l’abbiamo neanche giocata, come invece abbiamo fatto a Chieti, o come faremo a Vasto, a Lanciano a Roseto, o a Penne, andando tutti insieme. E poi: oggi niente atti di arroganza, dalle primarie non si deroga, il sindaco lo devono scegliere coloro che poi devono impegnarsi nella campagna elettorale e devono candidarsi. Poi dobbiamo rinnovare la classe dirigente che deve ringiovanirsi, per farlo abbiamo bisogno delle donne, che non vanno scelte quattro giorni prima di presentare le liste, ma vanno preparate, formate, dobbiamo lasciare loro spazio per informarsi ed essere pronte. E poi le idee, di cui oggi non parla più nessuno, idee che oggi si consumano nel tempo di un tweet o di un post su facebook: ma una città non si amministra su un social network, un progetto lo si deve pensare, renderlo fattivo e realizzarlo.

foto della sala5Noi non vinceremo solo perché Alessandrini governa malissimo, ed è sotto gli occhi di tutti, ma vinceremo se sapremo dare ai pescaresi idee che partono da tre punti cardine: il senso di insicurezza. Mi spiace dire che, nonostante quanto affermi il questore, la gente ha paura e ha ragione. Ringrazio per essere stato lasciato solo a fare per mesi la battaglia sulla vicenda dei presunti profughi, e poi è esploso il caso di Montorio al Vomano dove hanno trovato un gruppo di extracomunitari con falsi documenti d’identità. A Pescara c’è un senso di non-decoro, la città è buia, sciatta, sporca e insicura, è piegata su se stessa. E Pescara è pure una città con tasse al massimo per i prossimi 10 anni, inaccettabile. Con il centro-destra le tasse erano giuste, e servivano per dare servizi reali. Oggi non può esistere una politica che impone agli imprenditori di abbassare le serrande perché non riescono a pagare le tasse. E Pescara ha bisogno di servizi, la priorità sono i parcheggi per accogliere chi viene in città. Oggi non abbiamo servizi, abbiamo imposte al massimo, il Pd ha tolto il logo di d’Annunzio dai luoghi simbolo del territorio, sono terminati gli sfratti degli abusivi dalle case popolari, abbiamo il mare contaminato dalle feci, l’aria appestata da polveri e benzene, e l’unica preoccupazione dei nostri amministratori Pd è fare il pontile del cielo, altra aberrazione colossale, uno dei solidi bidoni del Pd oggi impresentabile. Per non parlare della rete sociale completamente frantumata, dello scandalo del mercatino etnico abusivo sulle aree di risulta, che mai faremo mettere sotto la stazione. Oggi – ha affermato il Capogruppo Sospiri – Alessandrini è chiaramente la minoranza nella città, il centro-destra deve tornare a essere una maggioranza, sentinelle del malgoverno e pronti a governare affinchè Pescara venga prima di ogni altra cosa”.

Ti potrebbe interessare