Il consigliere regionale illustra le misure salva-imprese approvate con la proposta di legge ‘Impresa Sviluppo’,che dopo il via libera della terza e quarta Commissione domani andrà anche in prima Commissione
PESCARA – “Riduzione del carico fiscale regionale a carico delle imprese, adozione di misure concrete per aumentare la competitività delle aziende, favorendo la loro permanenza sul territorio, agevolazione dell’accesso al credito, anche facendo ricorso alla Fira, e, infine, garanzia di liquidità soprattutto per le start up o per coloro che puntano sull’innovazione. Sono le quattro misure salva-imprese approvate con la proposta di legge ‘Impresa Sviluppo’ che ho personalmente presentato e che, superato l’esame di due Commissioni approderà in Consiglio regionale, uno strumento concreto e reale per dare una mano a chi fa impresa e garantisce occupazione in Abruzzo”.
Lo ha annunciato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri dopo l’approvazione della norma e illustrando la proposta di legge.
“Il provvedimento – ha ricordato il Capogruppo Sospiri – mira a promuovere la crescita e la competitività del sistema produttivo regionale, contrastando la delocalizzazione delle imprese attraverso agevolazioni fiscali e creditizie che incentivino la loro permanenza sul territorio e garantiscano la salvezza di occupazione e lavoro. Ovviamente le nostre imprese devono però aprirsi al mercato estero, devono puntare all’internazionalizzazione, per farlo hanno bisogno di sostegni, di misure finanziarie regionali che le aiutino ad ampliare le prospettive di mercato aumentando la produzione, a incrementare l’attività di ricerca e di sviluppo cercando anche la collaborazione, non delocalizzativa, con imprese straniere, misure che le aiutino a tutelare la proprietà intellettuale, ovvero il marchio, a sensibilizzare i consumatori verso il consumo dei prodotti locali che vanno promossi in maniera adeguata.
Poche e semplici le regole attraverso cui tutto ciò può e deve attuarsi: innanzitutto, come previsto nella mia proposta di legge approvata in Commissione, la Regione deve promuovere accordi per la competitività coinvolgendo pubbliche amministrazioni, imprese ordini professionali e camere di commercio, fissando corsie preferenziali per il recupero delle aree dismesse o degradate, la riqualificazione del patrimonio esistente e realizzare progetti di sviluppo. Le imprese hanno però bisogno di sostegni finanziari concreti, che passano attraverso la riduzione del carico fiscale derivante da imposte regionali e comunali a favore di chi investe sul territorio.
La Regione stessa potrà recuperare le eventuali somme di bilancio attraverso il contrasto all’evasione fiscale. Le misure di sostegno passano poi attraverso garanzie certe per l’accesso al credito, per assicurare quelle liquidità immediatamente utili, anche promuovendo, con la Fira, la riorganizzazione delle Cooperative di garanzia; poi ancora attraverso le agevolazioni tese a sostenere la liquidità delle imprese abruzzesi e gli investimenti nel campo dell’innovazione, della ricerca, anche con l’erogazione di contributi, voucher e incentivi; infine va ridotta l’incidenza dei costi energetici a carico delle imprese. Corsia preferenziale va riservata per chi si dedica alla valorizzazione della qualità dei prodotti abruzzesi, e all’istituzione di marchi collettivi.
La Regione può realizzare tutto questo istituendo dei Tavoli collettivi e un Nucleo Operativo sulla gestione delle crisi aziendali, utile anche a supportare gli imprenditori nel monitoraggio del proprio gruppo e nello studio di possibili riconversioni a fronte del crollo di una fetta di mercato. Sarà ancora compito della Regione coordinare nuovi insediamenti di impianti produttivi sul territorio avvalendosi dell’Arta capace di indicare le aree più o meno idonee, quelle da sottoporre a riqualificazione, ed evitando insediamenti nelle aree a rischio. Infine la semplificazione: un imprenditore che vuole attivare o rilanciare il proprio sistema produttivo non può pensare di perdere i primi sei mesi, quando va bene, per correre dietro alle carte.
Ciò significa che l’unico interlocutore dell’impresa sarà il Suap del proprio comune di riferimento al quale indirizzare la comunicazione di inizio attività, contestuale alla comunicazione unica regionale, e sarà il Suap che, a sua volta, dovrà farsi carico della raccolta delle carte e del coordinamento degli Enti preposti al controllo. L’imprenditore dovrà avere tempi certi e rigorosi sapendo, ad esempio, che entro 60 giorni dalla propria comunicazione ci saranno i controlli e, anche se fossero necessarie integrazioni, le risposte degli enti preposti arriveranno entro un massimo di 7-10 giorni.
La proposta ha ricevuto il via libera della terza e quarta Commissione; domani, lunedì 12 dicembre, andrà anche in prima Commissione e quindi – ha detto il Capogruppo Sospiri – passeremo in Consiglio regionale dove mi aspetto l’adesione di maggioranza e, naturalmente, opposizione a un decreto che fissa criteri e tempi certi per impedire lo svuotamento del tessuto produttivo abruzzese, con la delocalizzazione all’estero delle imprese, e l’ulteriore crollo dei livelli occupazionali, già oggi ai minimi storici”.