Tre sono stati i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per uso di manodopera in nero nella misura del 20% rispetto a quella complessivamente impiegata nelle attività di raccolta. Finora, accertate sanzioni per oltre 40mila euro.
L’operazione si inserisce in un’ampia azione di contrasto al caporalato e allo sfruttamento della manodopera straniera che prosegue ormai da mesi in tutto l’Abruzzo e in particolare nei territori della Marsica e al momento è ancora in corso. Supporto all’operazione è stato dato anche dall’Arma territoriale di Avezzano e del 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti.
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