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Caramanico,”La Notte Tricolore”

da Donatella Di Biase

Ieri in Provincia la presentazione del  programma delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia

PESCARA – Ieri mattina  nella sala Figlia di Jorio della Provincia di Pescara è stata presentata dal sindaco di Caramanico Terme , Mario Mazzocca , e da Rita Silvaggi presidente dell’associazione Confluenza per la promozione di eventi culturali nel territorio : “la Notte Tricolore”, la notte bianca  dedicata ai festeggiamenti per l’Unità d’Italia  che si terrà nella nota cittadina termale e che si pone l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.

Il programma dell’iniziativa  prevede una rievocazione storica sulla ‘Rivolta dei Briganti’ del 21 ottobre 1860, mediante la messa in scena di una rappresentazione teatrale itinerante, allestita proprio nei posti in cui 150 anni fa accaddero i fatti, curata direttamente dalla Associazione Culturale ‘Confluenza’ e che  vuole   altresì sottolineare  la figura delle tante vittime ed il valore del loro sacrificio.

Sono in programma, inoltre, sia iniziative finalizzate alla riscoperta della storia patria, come la pubblicazione degli atti del processo al brigantaggio, sia momenti volti alla riscoperta delle tradizioni storiche e culturali, come l’esibizione del Coro degli Alpini, un concerto di musica classica del ‘TRIO VERDI’ con arie prettamente risorgimentali, sia stand gastronomici lungo il Corso allestiti dalle locali associazioni culturali, sia l’offerta culinaria a base di prodotti tipici del territorio e della tradizione secolare di Caramanico curata dai tanti ristoranti e locali aderenti all’iniziativa. In programma anche il concerto de ‘I Camaleonti’ al Palasantelena (ore 24,00) e tantissime altre iniziative consultabili nel ricco cartellone sul sito internet del Comune .
Ha detto il sindaco:

il 17 marzo 1861 il parlamento proclamò la nascita del Regno d’Italia («Vittorio Emanuele II assume per sé e per i suoi successori il titolo di re d’Italia»). Ora quel giorno è diventato festa nazionale e la nostra amministrazione comunale, da sempre sensibile ai temi prettamente istituzionali, ha immediatamente colto al volo l’opportunità  che le si è presentata.

Il programma della manifestazione, che si svolge senza tregua nell’arco di 18 ore (dalle 18,00 del 16 marzo alle 12,00 del 17) vedrà dei momenti indimenticabili oltre che diversificati per temi ed argomenti. Caramanico, che diede i natali all’eroe risorgimentale Silvino Olivieri, fu il primo luogo d’Italia in cui scoppiò la rivolta dei briganti in occasione del plebiscito del 21 ottobre 1860. Sia sulla vicenda del Brigantaggio che sulla figura di Silvino Olivieri, l’Amministrazione Comunale, con il supporto della Consulta Comunale per la Cultura e la Ricerca Storica, tornerà con due specifici appuntamenti convegnistici in aprile e maggio). Le celebrazioni si concluderanno il 1° giugno con una rappresentazione teatrale messa in scena dagli alunni del locale Istituto Scolastico.

Numerose le  organizzazioni locali coinvolte: l’istituzione scolastica; la Pro Loco; la Consulta per la Cultura; l’ASAC (Assoalbergatori); l’ASCA (Assocommercianti); le associazioni culturali Confluenza, Caramus, La Scuola e La Vecchia Scuola; l’Academia Musicale ‘Marino da Caramanico’; l’Associazione Nazionale Alpini; il gruppo VdS della CRI di Caramanico; le locali associazioni calcio e pesca sportiva.

Ha concluso Mazzocca:

va detto come la manifestazione sta ottenendo i patrocini delle Presidenze della Repubblica, del Governo, della Camera dei Deputati e del Senato della repubblica, segno tangibile che sull’iniziativa, come è nostra consuetudine, ci si sta muovendo bene e per tempo. Sento, infine, l’obbligo di sottolineare l’importante sinergia attivata con il noto quindicinale pescarese Intercity Magazine (media partner dell’evento) che, fra diverse iniziative, ha «voluto sposare quella, pulita e sincera, di Caramanico Terme, un angolo d’Italia illuminato dal sole e dalla fantasia che non somiglia a nessun altro: per ritrovare la convinzione, profonda e straziante al tempo stesso, che le cose potrebbero andar meglio di come vanno.

Ha spiegato Rita Silvaggi:

può sembrare un controsenso raccontare la storia di Silvino Olivieri e dei briganti che lottarono contro l’Unità nazionale, ma non è così  l’intenzione è duplice. Oltre quella di avvicinare i giovani ad un evento locale così importante è anche l’occasione per ricordare che una democrazia non può essere tale se non si ascolta il cuore di chi vive in condizioni di miseria. E l’annessione, per i territori interessati da quella che conosciamo come “questione meridionale”, non fu un percorso facile. Basti pensare alla legge Pica che, in termini di repressione, impose l’uccisione non solo dei figli dei briganti e i rivoltosi, ma anche dei figli di chi li aiutava. Se  si fosse intervenuto in altri termini alcuni di questi personaggi invece che “briganti”  forse sarebbero potuti essere “eroi” del Risorgimento. Vanno ricordati anche i momenti più tragici che portarono all’annessione  ci vollero 98 anni per arrivare alla Costituzione e vedere riconosciuta la dignità umana come cardine della nostra democrazia. Per questo credo che questa rievocazione non sia un simbolo di divisione, ma piuttosto di rafforzamento per raccontare il processo che ha portato all’Unità d’Italia.

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