Carbone (Fli), ospedale clinicizzato diritto alla salute calpestrato mancano letti e personale in organico

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CHIETI –  Alessandro Carbone, coordinatore provinciale del Fli e capogruppo a Chieti,  è intervenuto con una nota sulla situazione dell’ospedale teatino delineandone le criticità:

la situazione è ingestibile per i malati così come il personale dell’ospedale che si ritrova a lavorare in queste condizioni, le corsie in questo periodo sono decongestionate a causa dei picchi di ricoveri, i posti letto a disposizione di questa struttura sono sottostimati rispetto alle reali necessità, c’è anche un problema di personale soprattutto in questo periodo di ferie. Per avere un quadro ancora più chiaro della situazione basta passare per i reparti di semeiotica medica, patologia e clinica medica per non parlare dell’area geriatrica.Scenari da terzo mondo con barelle che cercano di passare in mezzo a quelle ai bordi dei corridoi, medici, infermieri, operatori sanitari, parenti dei ricoverati e i malati stessi che cercano di muoversi in questi spazi angusti trovando più di una difficoltà.

Una situazione così inumana, si potrebbe quasi capire in circostanze di forte emergenza quali pandemie e terremoti oppure se l’ospedale fosse un tendone issato in un villaggio del Centrafrica, ma nel 2011, e per di più in un centro di eccellenza come l’ospedale clinicizzato SS Annunziata di Chieti, diventa inammissibile.

È necessario un intervento urgente e risolutivo per mettere fine allo scempio che compromette la salute del cittadino e l’integrità psicofisica del personale ormai già allo stremo.

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