CHIETI- Alessandro Carbone ,coordinatore di Fli in provincia di Chieti , interviene a favore del Parco della Costa Teatina ritenendolo una opportunità di sviluppo per il nostro territorio.
Si legge nella nota di Carbone:
Nei prossimi anni la sfida delle destinazioni turistiche si giocherà sul mantenimento di due obiettivi strategici: competitività e sostenibilità. Le destinazioni non saranno competitive se non saranno sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico, e noi di futuro e libertà siamo tra quanti sostengono che vale la pena misurarsi con questa sfida. Oltretutto, la notizia dell’acquisizione al progetto di un’infrastruttura decisiva, come l’ex tracciato ferroviario da parte della Provincia di Chieti, destinato a diventare uno dei piu’ suggestivi percorsi ciclo-pedonali d’Italia, gioca ulteriormente a favore di questo percorso.
Considero deprimente che ancora ci si attardi in una discussione sterile e inconcludente su vincoli e limiti. Adesso è importante che tutti gli appuntamenti dei prossimi giorni facciano concretamente i conti con le misure più urgenti, in modo da avere in breve tempo un quadro chiaro
Pensiamo fermamente che l’istituzione del parco nazionale della costa teatina rappresenti per la regione Abruzzo uno strumento che non solo permetterà di conservare e tutelare uno dei tratti più belli della costa adriatica, ma rafforzerà anche le norme emanate dalla regione al fine di proibire le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi nel territorio abruzzese.
Va ribadito che da parte del tessuto socio-economico locale (Provincia di Chieti, Patti territoriali, Camera di commercio, Cna, associazione di enti locali e di impresa) esiste già una forte condivisione del progetto e del percorso di promozione dell’area. Fino al punto di voler investire risorse, e superando logiche di bottega. Speriamo che certa politica non freni o addirittura blocchi questo esperimento virtuoso.
Il Parco lo si deve recepire come come salvaguardia del territorio e valutazione dei suoi prodotti e come una possibilità di sviluppo per il nostro territorio. Non avrei mai potuto immaginare che nel 2011 ci potesse essere tanto astio contro un parco, che rappresenta una delle cose più belle che si possano regalare alle generazioni future. In altre parti del mondo, sarebbe una cosa desiderata e incentivata, per la salute, per lo sviluppo ecosostenibile e duraturo, per il benessere diffuso, e anche come strumento per lottare contro i petrolieri.