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Carcere Lanciano, rinviata a data da destinarsi la manifestazione di protesta

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Rinviata causa Covid la manifestazione indetta dai sindacati contro comportamenti dell’Amministrazione locale ritenuti scorretti

LANCIANO – Riceviamo e pubblichiamo una nota pervenuta dal Segretario Generale UILPA Polizia Penitenziaria Abruzzo,  Ruggero Di Giovanni, relativa alla situazione della Casa Circondariale di Lanciano.

Le scriventi OO.SS. Comunicano di aver deciso di rinviare a data da destinarsi la prevista manifestazione di protesta indetta per il giorno 11/11/2020 a causa dell’aggravarsi della situazione legata alla pandemia da COVID19.

Le OO.SS. maggiormente rappresentative nella Casa Circondariale di Lanciano hanno indetto lo stato di agitazione dal 04/11/2020 ed attuato un’astensione dalla mensa di servizio di 3 giorni alla quale ha partecipato il 99% dei lavoratori, tutto questo a causa di comportamenti sindacalmente scorretti posti in essere dall’amministrazione locale e centrale, con particolare riferimento ai turni da 8 ore non contrattati ed un eccessivo carico di lavoro imposto ai poliziotti penitenziari, caricoulteriormente aggravato dalle prescrizioni dovute alla pandemia in atto.

La Polizia Penitenziaria non si tira indietro di fronte al proprio dovere e mai lo farà, ma ciò non può e non deve essere usato come una scusa per costringere i lavoratori, sempre gli stessi, a turnimassacranti nel nome dell’emergenza. Durante la pausa estiva nulla è stato fatto per rimodulare l’organizzazione del lavoro nella Casa Circondariale di Lanciano e con l’aggressiva ripresa dei contagi si è pensato bene di accelerare lariapertura di una sezione chiusa a causa dei disordini di febbraio 2020, senza tener contodell’aumentato carico di lavoro che vede ora diversi nuovi posti di servizio attivati, senza alcun confronto sindacale, senza alcun aumento di personale, anzi tra pensionamenti e cambi di ruolo contiamo almeno 15 unità in meno in servizio.Nei prossimi giorni, qualora l’amministrazione non dia ascolto ai lavoratori, saremo costretti apresentare ricorso alla Commissione Arbitrale Regionale ed eventualmente al Giudice del Lavoro, valutando altresì nuove forme di protesta”.

Pubblicato da
Marina Denegri
Tags: Lanciano

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