SULMONA – Il Fondo sociale europeo entra nelle carceri abruzzesi per facilitare l’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti. Il progetto Milia, finanziato nell’ambito del Pon nazionale inclusione dal ministero di Giustizia e dalla Regione Abruzzo, prevede la realizzazione di cinque percorsi formativi per l’acquisizione della qualifica di falegname rivolti a 80 detenuti della casa di reclusione di Sulmona. Il carcere della città peligna farà da apripista ad altri progetti di inserimento lavorativo e formativo che in futuro interesseranno gli altri istituti penitenziari regionali. Un progetto, insomma, ad ampio respiro destinato ad entrare anche nella nuova programmazione europea 2021-2027, in questi giorni in dirittura d’arrivo alla Commissione europea.
In questo senso, il Dipartimento della Presidenza della Regione ha pubblicato un avviso pubblico rivolto agli organismi di formazione accreditati che sono chiamati ad elaborare un progetto di formazione da attuare nel carcere di Sulmona. L’obiettivo è realizzare un modello sperimentale di intervento per il lavoro e l’inclusione delle persone in stato di detenzione che porti alla realizzazione di manufatti in legno in grado di venire incontro al fabbisogno nazionale di arredi carcerari. La presa in carico dei detenuti, sia nell’attività formativa sia negli aspetti psico-sociali, rappresenta l’elemento innovativo del progetto perché vuole creare le condizioni per un reinserimento sociale del detenuto una volta portata a termine la pena detentiva. Il progetto, per l’azione di formazione che interessa il carcere di Sulmona, ha una dotazione finanziaria di circa 165 mila euro. Gli organismi di formazione dovranno presentare il progetto formativo entro il prossimo 22 aprile 2022.