Annunciata una serie di sit-in di protesta in varie sedi istituzionali, il primo dei quali sarà di fronte al Carcere di Lanciano il 26 maggio
LANCIANO – Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Segretario Gen. Regionale UILPA P.P. Di Giovanni Ruggero.
“Dal 15 febbraio la Polizia Penitenziaria del carcere di Lanciano ha portato avanti una protesta silenziosa quanto partecipata protesta la fortissima carenza di personale nella Casa circondariale di Lanciano. Possiamo orgogliosamente affermare che vi ha preso parte mediamente il 95% dei lavoratori con punte del 100%.
Purtroppo l’amministrazione penitenziaria si è dimostrata distaccata ed insensibile alle nostre richieste di aiuto, evidentemente100 giorni di ferie arretrate a testa ed un ricorso allo straordinario in costante aumento non sono considerati segnali validi ai fini di un intervento da parte da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Quindi dopo 3 mesi di protesta il cartello sindacale composto da SAPPE, OSAPP, UILPA P.P., USPP, FNS CISL, FP CGIL comunica di confermare lo stato di agitazione, nel contempo viene modificata la protesta in atto, pertanto dal 19/05/2021 dichiarano interrotta l’astensione dalla M.O.S. e preannunciano una serie di sit-in di protesta in varie sedi istituzionali, il primo dei quali sarà di fronte alla Casa Circondariale di Lanciano il 26/05/2021.
Purtroppo appare evidente il distacco degli uffici centrali con le sedi periferiche, a tratti sembra quasi che nel carcere di Villa Stanazzo siamo colpevoli di aver cercato di attuare un’attenta politica di organizzazione del lavoro tale da consentirci negli anni di mantenere 6/7 posti di servizio con una turnazione a 6 ore.
Una colpa questa che sembra farci considerare dei privilegiati agli occhi dei più, rispetto ad altre strutture dove si è preferito passare direttamente ai turni da 8 ore su tutti i posti di servizio. La cosa però va contro tutte le normative a tutela dei lavoratori che, giova ribadirlo, prevedono per la Polizia Penitenziaria una turnazione basata sulle 6 ore giornaliere”.