Una festa in maschera estesa al pubblico che in gran parte (quello costituito dai più piccoli) ha seguito lo spettacolo nel proprio abito di carnevale. 7 le contrade che hanno animato le vie del centro storico: Annunziata, Casale, Corso, D’Annunzio, Madonna della Pace, Marina, Piano della Cona.
Altrettanti i temi creati e sviluppati: da Betty Boop a La Sirenetta, da Shrek a Le Nanas passando per variopinti temi floreali e frutti ai più tecnologici Robot e Le belle dentro.
Il nome del carnevale di Città Sant’Angelo prendere origine dalla maschera angolana di ’Ndirucce”. Così spiega Paola Ceresano, guida del comitato organizzatore del carnevale. «L’obiettivo è recuperare il carnevale di ’Ndirucce, che risale all’inizio del ’900 e unirlo con la formula del Palio. Dietro ogni spettacolo organizzato dalle contrade c’è una grande ricerca: le sfilate vengono giudicate anche per l’attinenza al tema, e per la spontaneità della loro rappresentazione. È un carnevale caratteristico», aggiunge, «diverso dagli altri, dove non vince semplicemente il costume più bello».
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