Gabriele Marchese:“Insieme per cercare le offerte migliori. In gruppo per spuntare all’asta il miglior prezzo, ma servono interventi sui costi impropri”
PESCARA – Mettersi insieme, fare squadra, per cercare di contrastare con tutti gli strumenti a disposizione l’impennata dei costi dell’energia, che con i suoi paurosi rincari di inizio anno rischia di mandare in tilt i conti delle imprese, a cominciare da quelle più piccole. Agendo, nel frattempo, per eliminare i costi impropri che contribuiscono a far lievitare i prezzi sul mercato. E’ l’idea su cui lavora in questi giorni la CNA Abruzzo, che di fronte all’autentico “grido di dolore” lanciato da artigiani e piccoli imprenditori che si sono visti recapitare bollette salatissime, ha deciso di lanciare una proposta: creare gruppi d’acquisto che sul libero mercato cerchino all’asta la miglior offerta per abbattere i costi.
A spiegare il meccanismo è il responsabile regionale per il settore Energia, Gabriele Marchese: «Già oltre duecento imprenditori si sono rivolti a noi sottoponendoci i loro casi: parliamo di bollette per migliaia e migliaia di euro, non di bazzecole: un hotel del Teramano ci ha inviato una bolletta da 10mila euro, tanto per fare un esempio».
Ma come si procederà? «Stiamo creando, con il contributo di un grande broker nazionale – dice ancora Marchese – una sorta di “gruppo d’acquisto” in grado di negoziare il prezzo il migliore con i diversi gestori, in modo da calmierare almeno in parte i costi. Dopo una valutazione su ciascun caso, il broker cercherà mensilmente, con un’asta telematica, l’offerta più conveniente: una volta trovata, si procederà al cambio di gestore, e i costi verranno poi rivisti su base annua. Insomma, stiamo cercando di alleggerire il fardello che grava sui bilanci delle imprese in modo realistico».
Mentre sul territorio, intanto, come già accaduto all’Aquila ed Avezzano, la CNA moltiplica l’azione anche verso gli enti locali, affinché facciano la loro parte in questa vicenda, anche attraverso l’erogazione di contributi specifici che possano alleviare la pressione sui conti dei piccoli imprenditori, la strategia dell’attenzione si rivolge soprattutto a livello nazionale. E’ di questi giorni l’iniziativa della CNA nazionale, di cui il presidente della CNA Abruzzo, Savino Saraceni, è vicepresidente, per chiedere un deciso cambio di passo del Governo, attraverso un intervento che guardi ai problemi non solo della grande impresa, ma della piccola e micro, che di fatto sopporta ingiustamente più dei grandi gruppi la maggior parte degli oneri generali di sistema.
«Le piccole imprese italiane e le imprese artigiane – spiega in proposito la CNA Nazionale – subiscono infatti una distribuzione iniqua del sistema degli oneri generali, a cui contribuiscono per il 49% (circa 4,7 miliardi di euro) e con i quali finanziano anche, paradossalmente, le agevolazioni per le aziende energivore alle quali non accedono. Una distribuzione sperequata che aggrava i “normali” costi energetici di un ulteriore 35%, mettendo le piccole imprese ai margini di un mercato in cui le imprese industriali hanno il vantaggio competitivo di pagare l’energia quattro volte di meno». Da qui, dunque, la decisione di agire presto su più fronti, prima di “spegnere la luce” su migliaia di micro imprese d’Abruzzo e d’Italia.