Proveniente dalle aree temperate europee, la pianta della carota sembra trovi le sue origini in Afghanistan. Ad iniziarne per primi la coltivazione furono i Greci e i Romani. La diffusione nell’Altopiano del Fucino risale, invece, a un’epoca più recente, successiva al prosciugamento del lago Fucino che ricopriva l’ampia conca fino al 1870. La coltivazione delle carote a pieno campo, nell’area ormai bonificata, è iniziata nel 1950.
La Carota dell’Altopiano del Fucino IGP, prodotto Slow Food, ha forma cilindrica con punta arrotondata, è priva di peli radicali e caratterizzata da un uniforme colore arancio intenso. La polpa è croccante e vitrea alla rottura. Il sapore è dolce.
La notevole fertilità del terreno arricchisce l’ortaggio di un elevato contenuto vitaminico e proteico. Si conserva abbastanza a lungo in luogo fresco, è ricca di caroteni, sostanze che l’organismo utilizza per la produzione di vitamina A, importante per diverse funzioni dell’organismo e in particolare per la vista.
Si può consumare cruda ed è protagonista di svariate ricette. In insalata, tagliata a striscine, a rondelle, a julienne; si accompagna magnificamente ad erbe verdi, pomodori, radicchi, mele e arance. È ottima anche per passati e minestroni, come contorno di arrosti e negli sformati. Può essere cotta al burro, all’olio o in padella con i broccoli. Vi proponiamo oggi la ricetta di un contorno semplice e sfizioso: le carote alla parmigiana.
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