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Casa Agbe, una delle migliori espressioni del nostro volontariato

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Lo hanno detto gli assessori all’Associazionismo Carla Panzino e alle Politiche sociali Cerolini durante la  visita  alla struttura

PESCARA – Casa Agbe è una struttura perfettamente funzionante che punta alla deospedalizzazione dei piccoli pazienti del reparto di ematologia pediatrica.Grazie al lodevole impegno dei volontari i bambini possono vivere in un ambiente quanto più vicino a quello della propria casa, circondati dall’affetto dei propri genitori e fratelli, mantenendo la propria riservatezza, ma al tempo stesso condividendo la propria esperienza con altri utenti. Proprio perché rappresenta oggi uno splendido esempio di solidarietà, l’amministrazione comunale, con la Regione Abruzzo, dovrà sostenere questa realtà, individuando forme di supporto destinate al terzo settore, per garantirne la piena efficienza.

Gli assessori all’Associazionismo e alla Solidarietà Carla Panzino e alle Politiche sociali Guido Cerolini ,che ieri mattina  hanno effettuato una visita all’interno di Casa Agbe, in via Rigopiano con il presidente Massimo Parente, hanno spiegato:

oggi Casa Agbe  è una realtà che poggia interamente sul volontariato, sull’impegno quotidiano delle venti unità operative, tra animatori, mamme, e medici, che ogni giorno prestano la propria opera all’interno della struttura, sostenendo spesso situazioni di estrema difficoltà. Nella struttura vengono infatti ospitati bambini in attesa di ricovero, o in day hospital, o piccoli degenti che, dopo aver concluso la propria permanenza in ospedale, devono osservare dei periodi di stand-by, ma che comunque non possono tornare a casa per eseguire esami e controlli costanti nel reparto d’eccellenza del nostro ospedale.

Bambini che comunque sono stati strappati dalla malattia dal proprio contesto sociale, dall’abbraccio di amici, parenti, nonni, per essere trasferiti in una realtà spesso dura da affrontare, nell’attesa dell’incognito. Casa Agbe rappresenta in tal senso un’isola di paradiso, una struttura in cui il bambino può tornare a vivere con mamma, papà e anche i propri fratelli e sorelle, grazie alle piccole unità immobiliari attrezzate all’interno per garantire la privacy delle famiglie che hanno bisogno di adattarsi a situazioni completamente nuove.

Casa Agbe rappresenta il luogo in cui il bambino può ricostruire il proprio ambiente casalingo, ma al tempo stesso godere degli spazi comuni per condividere la propria esperienza con altri coetanei, offrendo anche ai genitori un’occasione di confronto, sempre supportati da medici e psicologi, oltre che da altri genitori che hanno già superato tale esperienza e che negli anni hanno scelto di divenire volontari nella struttura, per garantire un supporto a coloro che stanno soffrendo.

E’ chiaro che Casa Agbe rappresenta oggi una delle migliori espressioni del nostro volontariato che dovremo sostenere, anche per fronteggiare le spese che comunque gravano su tali strutture che si reggono esclusivamente sul sostegno della solidarietà. L’amministrazione comunale si farà ora carico di individuare, con la Regione Abruzzo, una possibile misura di supporto per garantire la piena efficienza di una struttura preziosa sul territorio

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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