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Casa di riposo via Arapietra: tempi ancora lunghi per la riapertura

da Donatella Di Biase

PESCARA – Venerdì scorso si è svolto un vertice a Pescara  a cui hanno partecipato gli assessori alle Politiche sociali Guido Cerolini e al Patrimonio Eugenio Seccia ,l’assessore ai Lavori pubblici Alfredo D’Ercole, i tecnici comunali che hanno seguito la progettazione, e le Organizzazioni sindacali, ossia Giuliano Colazzilli, Franca Canale e Norina Mercuri per la Cgil, Romano Cocco per la Cisl e Antonio Settembrini per la Uil, per fare il punto della situazione della Casa di riposo comunale di via Arapietra,chiusa ormai da anni.

La struttura non riaprirà le proprie porte prima di dicembre 2011: entro il prossimo novembre gli uffici tecnici comunali bandiranno la nuova gara d’appalto per riaffidare il terzo lotto dei lavori, che, presumibilmente, terminerà a luglio del prossimo anno. Poi occorreranno alcuni mesi per completare l’arredo. La notizia è stata ufficializzata dagli uffici tecnici comunali: a questo punto l’amministrazione comunale continuerà a seguire il ‘caso’ coinvolgendo le parti sociali e i sindacati, con i quali verrà stilato  anche il nuovo Regolamento che dovrà disciplinare l’accesso alla struttura.

Hanno detto gli assessori Cerolini e Seccia:

obiettivo del vertice  era quello di fare il punto sul cantiere della Casa di riposo comunale di via Arapietra che purtroppo rappresenta l’ennesimo ‘pasticcio’ ereditato dalla passata amministrazione comunale, un pasticcio che il nuovo Governo cittadino sta cercando di risolvere, rispettando i tempi previsti dalla legge, e sbrogliando la matassa di un appalto difficile, spezzettato in tre tronconi, che ora ha rischia di generare un pesante contenzioso.

Per anni abbiamo chiesto lumi su una vicenda che vede tristemente protagonisti gli anziani della nostra città, da sei anni costretti a trasferirsi in strutture fuori dal capoluogo adriatico, un trasferimento che doveva durare appena un anno, e che ormai ha già spento la sesta candelina. Quel cantiere infinito è stato infatti aperto nel 2004 con il trasferimento dei 34 anziani ospiti con la promessa agli utenti e alle loro famiglie di riaprire in tempi record la struttura: appena un anno, un anno e mezzo, e tutti sarebbero potuti tornare nelle proprie stanze.

Così non è stato: ricostruendo brevemente la vicenda, l’appalto è stato spezzettato in tre parti e, dopo l’esecuzione dei lavori del primo e secondo lotto, il Responsabile del procedimento ha interpellato la ditta che si era aggiudicata il terzo lotto, la quale ha però sollevato una serie di obiezioni in merito ai lavori eseguiti nel corso della seconda tranche di interventi. L’amministrazione comunale ha allora effettuato una variante, vi è stato il collaudo delle opere eseguite, ma ugualmente l’impresa che si è aggiudicata l’ultima parte dei lavori ha rifiutato di aprire il cantiere, annunciando contestazioni.

A questo punto il Rup, dopo una fitta corrispondenza con l’impresa, ha ha ora deciso di avviare le procedure per la rescissione del contratto di appalto per il terzo lotto, con la richiesta di risarcimento del danno nei confronti della ditta. Entro il prossimo mese di novembre 2010 gli uffici tecnici si sono impegnati a realizzare la nuova progettazione, sempre relativamente al terzo lotto delle opere, e quindi la relativa gara d’appalto. Secondo le nostre previsioni, se non ci saranno ulteriori intoppi, potremmo fissare come data di ultimazione dei lavori il mese di luglio 2011 e il completamento dell’arredo con la riapertura della Casa di Riposo entro dicembre 2011. Per il prossimo ottobre  ci incontreremo di nuovo con le Organizzazioni sindacali per definire le modalità e i tempi di svolgimento delle opere e per la redazione del regolamento d’accesso alla struttura. Siamo ben consapevoli del disagio degli anziani che da sei anni nutrono il desiderio di tornare a Pescara, così come i loro familiari che si ritrovano a sostenere i problemi legati agli spostamenti sul territorio per fare visita ai propri cari.

E siamo consapevoli anche dei costi che oggi ricadono sulle spalle del Comune per poter ospitare in strutture fuori città i nostri anziani, spese più volte denunciate negli ultimi sei anni, mentre il cantiere rallentava sempre più il proprio cammino.

Intanto nel corso del vertice le Organizzazioni sindacali hanno preso atto che nel settore delle Politiche sociali le risorse a oggi assegnate per il 2010 da parte del Comune ammontano già a 7 milioni di euro, con un netto incremento rispetto al 2009, a conferma  degli impegni mantenuti dalla  amministrazione per la tutela delle fasce più deboli, come anziani, bambini e utenti in condizioni di disagio.

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