Lo rende noto Lorenzo Sospiri che annuncia il secondo esposto in Procura per tale situazione paradossale
PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri oggi presenterà un secondo esposto in Procura per denunciare quanto sta accadendo nella Casa di riposo di Penne da dove gli anziani saranno sfrattati dopo anni per far posto a venti presunti profughi .Già un mese fa i Nas in seguito a controlli nella struttura hanno segnalato gli spazi troppo angusti, sovraffollati e igienicamente mal tenuti, pavimenti sporchi, alimenti privi della necessaria tracciabilità, tanto da determinare la sospensione dell’utilizzo del magazzino-dispensa e una prima sanzione di 1.500 euro a carico della Asp di Pescara.
“L’Abruzzo è una terra estremamente solidale, ma oggi anche quella solidarietà comincia a franare dinanzi a evidenti problemi di ordine pubblico e di sicurezza che stiamo vivendo – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri –. Sono mesi che Forza Italia continua a lanciare allarmi e richieste di intervento sulla questione dei presunti profughi, sono mesi che continuiamo a ripetere che sul nostro territorio, a partire da Pescara e dalla sua provincia, non abbiamo né i mezzi, né le risorse né tantomeno gli strumenti per accogliere le centinaia di immigrati che in poche settimane hanno riempito tutte le strutture esistenti sul territorio, pubbliche e private. L’ultimo allarme lo abbiamo lanciato appena lo scorso gennaio, a fronte del settimo avviso pubblicato dalla Prefettura di Pescara per aprire le porte ad altri 500 immigrati, solo su Pescara e sulla sua provincia, in aggiunta alle 500 unità già presenti sul territorio, alimentando un vero business da circa 13milioni di euro. Mille volte abbiamo chiesto ai sindaci Pd, da Alessandrini a Rocco D’Alfonso, passando dall’assessore regionale Sclocco, di fermare questi flussi per scongiurare l’emergenza sociale e per mille volte ci siamo visti snobbati da chi governa, pensando di essere divenuti proprietari della regione, e che ha scelto di subire passivamente tutte le decisioni romane, facendo calpestare l’Abruzzo. Sapevamo che eravamo di fronte a situazioni esplosive, e oggi è arrivata la prima deflagrazione, con il ‘caso’ della Casa di riposo di Penne, dove la Asp ha deciso la convivenza tra una ventina di anziani ospiti anche da vent’anni e trenta presunti profughi, una situazione evidentemente inconciliabile. Un mese fa la conferma è arrivata dall’ispezione dei Nas nella struttura, Nas che ci hanno sostanzialmente dato ragione, contestando anche la promiscuità degli spazi, ovvero l’assenza di una divisione strutturale che impedisse agli immigrati di invadere i locali destinati agli anziani ospiti, perché questa condizione ‘agevola la possibile trasmissione di eventuali malattie dai rifugiati agli stessi anziani’.
Inizialmente è stata disposta la sospensione del locale dispensa, ma le tante carenze riscontrate ci hanno fatto subito temere un intervento più importante delle Autorità sulla struttura, mettendo a rischio la permanenza degli stessi anziani. Per scongiurare tale ipotesi abbiamo chiesto l’immediato trasferimento, fuori regione, dei 30 presunti profughi al fine di restituire alla Casa di riposo la sua funzione originaria, ovvero luogo di residenza e assistenza per gli anziani, garantendo un adeguato investimento per il ripristino delle condizioni igienico-sanitarie in tutti i locali. E invece a un mese di distanza è stata assunta la decisione più scellerata e paradossale, cioè la Asp ha letteralmente sfrattato gli anziani, con il pretesto dell’intervenuta inadeguatezza della struttura, ma restano dentro i 30 presunti profughi. Ovvero, gli anziani italiani devono fare i bagagli e lasciare quella che con il tempo è diventata la loro casa, costretti a trasferirsi non si sa bene dove, e gli spazi verranno utilizzati per ospitare gli immigrati, ciò vuol dire che quegli spazi non sono inadeguati né tantomeno inagibili. Ovviamente riteniamo tale scelta vergognosa e inaccettabile – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri – e per tale ragione già domani depositerò in Procura il secondo esposto per chiedere di approfondire quella che si manifesta come un’illegittima gestione del patrimonio pubblico, gestione che avviene nel silenzio delle Istituzioni regionali che evidentemente condividono la posizione di chi ha sbattuto fuori dalla struttura gli anziani di Penne”.