Casco per ciclisti: nessun obbligo dal Nuovo codice della strada

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Chiarezza fatta dalla FIAB e CiclAT sulle informazioni errate dei giorni scorsi

TERAMO – Nessun obbligo di indossare il casco per chi va in bicicletta: potranno pedalare in libertà sia i minori di 14 anni che le altre fasce di età;così viene riportato nel Nuovo codice della strada approvato a fine luglio.

Precisazione ribadita anche dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) e dal Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano  (CiclAT) in seguito alle notizie del tutto infondate diffuse giorni fa e che ancora oggi nel riferire le nuove norme del Codice della strada introdotte con la legge 120/2010, danno informazioni prive di fondamento rispetto all’uso obbligatorio del casco per i ciclisti, creando falso allarme e preoccupazione da parte di utenti e di operatori economici del settore,come dichiara il CiclAT:

Si insiste nell’affermare l’obbligatorietà del casco per i minori di 14 anni e, addirittura, si ha notizia di multe inflitte dalla polizia municipale a ciclisti privi del caschetto di protezione.

Sull’argomento è intervenuto anche Eugenio Galli, responsabile Ufficio Legale FIAB affermando che:

In questi giorni quotidiani, siti informativi e agenzie di stampa continuano a riferire dell’esistenza di un nuovo obbligo di utilizzo del casco per i ciclisti, ponendolo talvolta in connessione con l’età del ciclista (minore dei 14 anni o, secondo altre fonti, addirittura di 21).

A beneficio della chiarezza e correttezza dell’informazione, che è anche presupposto della corretta applicazione delle nuove disposizioni, FIAB desidera chiarire che l’obbligo di indossare il casco per chi va in bici non esiste nella novella legislativa approvata a fine luglio.

Il casco dunque, resta consigliato ai ciclisti per la loro tutela  come è giusto che sia, ma non è  oggetto di obbligo per alcuno di essi. L’unica vera novità riguardante i ciclisti, introdotta dalla legge n. 120/2010 è ora contenuta nell’art. 182 comma 9-bis del Codice della strada e concerne l’obbligo di indossare un giubbotto o bretelle riflettenti ad alta visibilità nelle ore notturne in ambito extraurbano e nelle gallerie. La stessa legge ha disposto anche l’abrogazione dell’assurda norma che era stata votata lo scorso anno sull’applicazione della sanzione accessoria del taglio dei punti patente anche ai ciclisti.

Una norma irragionevole, che era stata anche tacciata di incostituzionalità.

continua Galli concludendo:

In un quadro già di per sé complesso e confuso, anche il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano si associa alle dichiarazioni della FIAB ribadendo che l’uso del casco, seppur auspicabile e vivamente consigliato soprattutto per i minori, non è obbligatorio e qualsiasi sanzione eventualmente applicata al riguardo è illeggittima.

Pubblicato da
Annarita Ferri

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