“In Italia è piuttosto vivace il dibattito a livello politico e di operatori economici su come sia possibile rivitalizzare e modernizzare il settore dell’olio extra vergine di oliva – spiega il prof. Ermanno Comegna, ideatore dell’iniziativa insieme all’associazione L.U.C.E. Lab – il nostro Paese ha avuto in passato un ruolo di indiscussa leadership a livello mondiale che negli ultimi decenni si è appannata. Siamo stati superati e direi surclassati ormai dalla Spagna, in termini di produzione e di esportazione e nei prossimi anni potremmo essere superati da altri concorrenti, soprattutto dell’area sud del bacino del Mediterraneo”.
“L’Abruzzo – aggiunge – con oltre 40.000 ettari di oliveti coltivati e con eccellenze indiscusse in termini di ricchezza varietale, tipicità e qualità delle produzioni, deve partecipare da protagonista al tentativo in atto di evoluzione virtuosa della olivicoltura e dell’industria olearia italiana. Il convegno di Casoli intende dare un contributo in tal senso, trattando i temi dell’innovazione delle tecniche colturali, della valorizzazione della qualità, del marketing e delle misure che devono essere attuate per superare i problemi strutturali ed evitare che il fenomeno dell’abbandono della coltivazione raggiunga i livelli di guardia già purtroppo osservati in altre regioni”. “Da questa iniziativa ci aspettiamo – conclude il prof. Comegna, casolano distintosi nel settore agroalimentare a livello universitario e di ricerca – che escano delle analisi e delle proposte utili per l’imprenditoria, per gli amministratori locali e per il mondo della ricerca e della conoscenza”.
Un obiettivo nobile, quello del seminario di portata nazionale che si terrà a Casoli, peraltro già “Città dell’olio”, che segue la finalità del laboratorio culturale L.U.C.E. Lab che, attraverso le proprie iniziative, vuole dare luce al territorio e alle sue eccellenze.
Non a caso il convegno sarà seguito da un percorso conviviale con degustazione di prodotti tipici delle aziende e delle associazioni affermate e riconosciute nel settore enogastronomico del territorio. Il percorso, curato dallo chef Domenico Scotti Del Greco, sarà realizzato negli spazi del Castello Ducale e alla presenza del prof. Gino Primavera, cultore esperto e profondo conoscitore della gastronomia e delle tradizioni enogastronomiche locali.
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