CASOLI – Momenti di commozione in occasione del riconoscimento consegnato a Tony Fini e Joe Delle Donne, due emigrati italiani in Australia, originari rispettivamente di Casoli e Fresagrandinaria che, nonostante la lontananza, hanno sempre conservato un fortissimo legame con la terra d’origine. La cerimonia, che si è tenuta al castello ducale, è stata organizzata nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli. Accompagnati da familiari e amici Fini e Delle Donne hanno ricevuto dal sindaco Massimo Tiberini e da Antonella Allegrino, responsabile del progetto, due attestati in cui sono state riportate frasi di gratitudine per essere “custodi delle radici italiane e insigni esponenti dell’abruzzesità nel mondo”.
Toni Fini, 93 anni, è un affermatissimo imprenditore nel settore dell’edilizia mentre Joe Delle Donne, ottantenne, è stato amministratore pubblico per 40 anni a Canning. Hanno lasciato l’Italia per andare in cerca di fortuna da giovanissimi e sono riusciti a costruire una carriera professionale con sacrificio e impegno, senza mai dimenticare le proprie origini. Alla cerimonia hanno preso parte anche l’assessore comunale Domenico De Petra, Alessio Monaco, consigliere regionale e membro del Cram Abruzzo, Costanza Cavaliere, dirigente scolastica dell’Istituto “Algeri Marino” e cittadini.
“Casoli è il centro dell’Universo – ha affermato Fini – Perché? Perché ci sono nato io. Mio nonno, quando avevo 12 anni, mi chiese cosa fosse importante nella vita. I soldi, risposi. Mi diede un ceffone che mi fece girare la testa dall’altra parte. Mi spiegò che bisognava avere la salute e l’esperienza. Sono stato fortunato perché li ho avuti entrambi insieme al successo”.
“Ho speso metà della mia vita a tutelare la comunità a cui appartengo facendo il sindaco, il vicesindaco e il consigliere – ha sottolineato Joe Delle Donne – Mi sono ritirato dalla politica quando è venuta a mancare mia figlia, ma mi chiamano ancora per ogni problema della città”.
“Vogliamo onorare questi amici tornati nella propria terra – ha dichiarato Tiberini – Sono due persone che bisogna guardare con rispetto e ammirazione e ascoltare per gli insegnamenti che riescono a darci. Fanno sempre sentire la loro presenza e l’attaccamento al paese d’origine. Tony Fini, ogni volta che torna in Italia, si confronta con me per dirmi cosa si deve fare per migliorare Casoli. Joe Delle Donne, insieme al nostro compianto primo cittadino Sergio De Luca, è stato artefice di un gemellaggio con la città di Canning”.
“Fini e Delle Donne sono due illustri figli dell’Abruzzo – ha aggiunto Antonella Allegrino – Le loro sono storie che insegnano quanto siano importanti lo spirito di sacrificio, la perseveranza, l’impegno e il senso di appartenenza alla comunità in cui si è nati. Nonostante la lontananza, conservano un legame fortissimo con il paese d’origine dove, ogni volta che tornano, trovano l’affetto dei familiari e degli amici e l’abbraccio dei compaesani”.
Tony Fini e Joe Delle Donne racconteranno la loro storia anche in occasione del laboratorio sulla storia dell’emigrazione, che si terrà sabato 5 ottobre, all’Istituto “Algeri Marino”, dalle 9 alle 11, nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”. Nello stesso orario si svolgerà un laboratorio sulla conoscenza del dialetto che vedrà la partecipazione di Tina Castelnuovo e Mariella De Francesco sul tema “Alla scoperta della cultura e delle tradizioni della nostra gente”. I laboratori sono aperti alla cittadinanza.
Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane “”. Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che verranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.