CASTEL DEL MONTE (AQ) – Società ad azionariato diffuso per affittare le seconde case ricostruite dei paesi del cratere sismico abruzzese, che restano vuote per molti mesi l’anno, e abbattimento delle imposte per chi mette a disposizione il suo immobile a giovani coppie.
Sono le proposte concrete emerse nel corso del dibattito pubblico che si è svolto ieri sera a Castel del Monte, nell’ambito del sedicesimo Festival internazionale del cinema naturalistico e ambientale, in corso di svolgimento a Castel del Monte (L’Aquila), e a cui hanno preso parte Paolo Esposito, direttore Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere sismico (Usrc), Luciano Mucciante, sindaco di Castel del Monte e Francesco Di Paolo, coordinatore dei sindaci del cratere sismico. Secondo la rodata formula del Festival che alterna momenti di approfondimento a proiezioni del meglio della filmografia ambientale.
Si è partiti da un presupposto: la ricostruzione degli oltre 100 paesi del cratere sismico procede finalmente a ritmi accettabili, le risorse economiche ci sono, ma bisogna porsi seriamente il tema del ripopolamento di paesi dove anche prima del sisma era incessante lo spopolamento. Ovvero, evitare il rischio di ricostruire bellissimi borghi vuoti.
Da qui la proposta lanciata dal sindaco Mucciante, che è già entrata almeno a Castel del Monte nella fase operativa.
“Nel nostro paese ci sono un centinaio di seconde case, che vengono abitate in molti casi per poche settimane l’anno, nel periodo estivo. Alcuni dei proprietari si sono detti già disponibili a mettere a disposizione queste abitazioni per farle gestire da una società ad azionariato diffuso, che avrà il compito di metterle in rete e sul mercato, rivolgendosi in particolare a famiglie straniere, del nord Europa, che potranno prenderle in affitto nei periodi in cui queste case non sono utilizzate dai proprietari”.
Un’operazione assicura Mucciante, “che consentirà ai proprietari di abbattere le spese di gestione dell’abitazione, di garantirsi anche la vigilanza e la manutenzione quando loro sono lontani. Inoltre si potranno creare posti di lavoro per i disoccupati residenti”.
Sulla stessa linea la proposta del coordinatore Di Paolo mettere a sistema in tutto il cratere sismico la riduzione fiscale per favorire le locazioni a costi calmierati e favorire così il ripopolamento dei borghi.
“Credo che siano tante le persone – ha spiegato Di Paolo – che vivono nelle grandi città e che potrebbero decidere, a precise condizioni di venire a vivere nei nostri paesi. Uno strumento in tal seno è quello di abbattere le imposte ai proprietari che decidono di affittare le loro case ristrutturate. Certo, le entrate del comune in teoria diminuiscono, ma poi con nuovi residenti il saldo torna positivo, e si garantisce anche la permanenza di servizi essenziali, a cominciare dalle scuole”.
Infine i numeri aggiornati sull’andamento della ricostruzione nei nei 56 comuni del cratere, e nei 121 extra-cratere, illustrati da Esposito, disponibili e aggiornati in tempo reale sul sito www.usrc.it
Per quanto riguarda la ricostruzione delle abitazioni private, sono attualmente 1.259 i cantieri attivi, e 5.484 le abitazioni classificate “B”, “C” ed “E” già tornate agibili, grazie agli 1,5 miliardi di euro circa i contributi concessi
Restano da ricostruire ancora 27.040 abitazioni.
“Quello che più conta – ha spiegato però Esposito – è che ora il tiraggio, ovvero le tempistiche di approvazione dei progetti, della concessione dei contributi, e dell’apertura e chiusura dei cantieri, sta diventando ovunque ottimale. Il che significa che la ricostruzione potrà essere ovunque conclusa nel 2023, una tempistica assolutamente accettabile, tenuto conto dell’immane danno inferto dal sisma del 2009″.
Il Festival prosegue nella sua terza giornata, questa sera 10 agosto dalle ore 21.30 con un dibattito sul tema dell’”Economia circolare”, alla presenza di Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, con delega all’ambiente. Per economia circolare va inteso un modello che pone al centro la sostenibilità del sistema, in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate, sistema opposto a quello definito “lineare”, che parte dalla materia e arriva al rifiuto.
A seguire il documentario “Trashed: verso rifiuti zero” di Jeremy Irons, un viaggio attraverso i cinque continenti, per mostrare quanto l’inquinamento dell’aria, della terra e dell’acqua stia mettendo in pericolo l’esistenza dell’animale uomo.
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