Castellalto, “Quando un fiume muore”

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Il romanzo di Enzo Delle Monache sarà presentato lunedì prossimo nella sala Consiliare

CASTELLALTO (TE) – Lunedì, 30 dicembre 2013,alle ore 17.00, sarà presentato il romanzo d’esordio di Enzo Delle Monache, edito dall’Artemia, “Quando un fiume muore”.

Dopo il successo riscosso nella serata di presentazione del volume  a Teramo, piovono consensi di pubblico e critica per l’autore.

L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione “Itaca” e con il patrocinio del Comune, si aprirà con la proiezione monografica di Franco Giuliani e sarà allietato dalla lettura di alcuni brani tratti dal testo.

Nel corso della serata, oltre all’autore presente in sala, interverranno il Prof. Elso Simone Serpentini e il Prof. Ernesto Albanello.
L’opera dell’ingegnere teramano costringe ad un’attenta riflessione sul passato e sull’evolversi dei tempi, basandosi sull’assunto che non si può guardare con consapevolezza il futuro senza avere una percezione di quello che è stato. Così, “Quando un fiume muore” cala il lettore all’interno di un mondo antico, permettendogli di assaporare odori e profumi oggi impercettibili, di riscoprire oggetti di cui si era persa ogni traccia nel presente globalizzato.La penna dell’autore dipinge quadretti di quotidianità al tempo della guerra, ritrae personaggi semplici ma dalla tempra e dalla forza inesauribili.Niente viene lasciato al caso, tutto è descritto con minuzia di particolari per far rivivere a chi sfoglia le pagine di questo libro quelle stesse emozioni e sensazioni che, ormai lontane, sembrano superate dallo scorrere del tempo.Non solo oggetti e stili di vita distanti dall’uso comune, ma anche la grande differenza che c’è nei rapporti umani, viene evidenziata dall’autore: l’importanza centrale della famiglia, il ruolo della donna e dei figli. Riconciliarsi con il passato per affrontare meglio il futuro, con maggiore consapevolezza e coscienza di quello che eravamo, questo il messaggio contenuto nel romanzo, che ci invita a considerare il passato come una risorsa, come un’opportunità per migliorare la società in cui viviamo.

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