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“Castelli di Carte”: il reading musicale dei TrainDogs a Penne

da Redazione

Locandina Spettacolo Train Dogs a Penne Verticale

L’11 luglio in scena i racconti di un pendolare nati su Facebook

PENNE (PE) – Sabato prossimo 11 luglio alle ore 21.30 nella suggestiva cornice della chiesa di San Giovanni Evangelista a Penne in scena i TrainDogs, storie di uomini e di donne in 11 righe nate su Facebook e diventate spettacolo di reading musicale itinerante per l’Italia, nella loro 30° tappa del tour. Approda dunque per la prima volta in Abruzzo il reading musicale, i racconti di un pendolare nati su Facebook e diventati spettacolo itinerante di lettura e musica dal vivo. Scritti e pubblicati a partire dal 2010 su celebre social network per mano di Fabio Palombo, pendolare della tratta Saronno-Milano, i TrainDogs sono storie di vita immaginate e raccontate, tra prosa e poesia, all’interno di un format di undici righe.

Giunti oggi a 551 con circa 30.000 lettori al mese e oltre 9000 followers su Facebook, sono stati protagonisti nei cinque anni di vita di un viaggio dalla sfera virtuale a quella reale prendendo corpo come stampe su tela, cortometraggi, spettacolo e libro. Dopo 29 tappe in 18 città italiane, che hanno visto avvicendarsi musicisti, cantanti e generi musicali diversi, il reading andrà in scena sabato 11 luglio nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Penne a partire dalle 21:30. Lo spettacolo, dal titolo “Castelli di Carte”, vedrà lettura e interpretazione dello stesso Palombo accompagnate dalle percussioni etniche del calabrese Francesco Surace e il violino del toscano Fulvio Renzi.

L’evento è realizzato con il Patrocinio del Comune di Penne ed è ad ingresso libero.

Pagina Facebook dell’evento: https://www.facebook.com/events/472380162940769/

“Quello dei TrainDogs, racconti di vita, emozioni, pensieri, riflessioni, attimi vissuti e immortalati su Facebook, è un piccolo fenomeno letterario nato sul social network – spiega Palombo, nella vita direttore creativo di una nota agenzia pubblicitaria – con l’intento di raccontare storie sospese nell’atmosfera del viaggio. Viaggio di cui oggi sono protagonisti gli stessi TrainDogs con gli spettacoli di racconti e musica dal vivo itineranti per l’Italia. Ad oggi, i reading musicali sono andati in scena in 18 città e ogni spettacolo è unico: con i suoi brani, la sua musica, il suo pubblico e la sua storia. Quello di Penne è uno spettacolo dal sapore speciale. Quello delle prime volte in una regione di cui non conosco il pubblico, ma in cui sono stati i lettori a rendere possibile l’evento. In più, per la prima volta, suoneranno insieme due grandi artisti che mi hanno già accompagnato più volte in questo viaggio”.

Le città in cui, ad oggi, si è esibito Palombo: Milano, Roma, Napoli, Firenze, Palermo, Bologna, Cagliari, Piacenza, Bergamo, Pavia, Saronno (VA), Siziano (PV), Subiaco (RM), Manerba del Garda (BS), Reggio Calabria, Roccella Jonica (RC), Maierato (VV), Orbetello, Salò (BS). Le 29 precedenti tappe del viaggio hanno visto avvicendarsi protagonisti musicali diversi ad accompagnare o intervallare la lettura di Palombo: generi come fado, jazz, rock e soul e strumenti come violino, violoncello, clarinetto, tamburi etnici cubani, bouzouki e oud. Il 2105 coincide con un altro momento del viaggio dal mondo virtuale a quello reale: il passaggio dagli schermi alla carta stampata con la seconda edizione del libro dei TrainDogs. Edito da Bonomi Editore, il volume è una raccolta dei 200 brani ritenuti più significativi dall’autore (100 dei quali già presenti nella prima edizione del 2013) e nasce per dare corpo a piccolo fenomeno letterario, unico nel suo genere, che altrimenti non apparterrebbe ad alcun luogo fisico.

Dalla prefazione del libro:

“Questo libro non si legge come tutti gli altri. Questo libro si apre a caso. E si legge la storia che c’è. Poi si richiude e si riapre su un’altra. Tanto sono tutte lunghe uguali: undici righe meno qualcosa. E sono tutte storie di uomini e di donne. Di quello che sono. Di quello che non sono. Di quello che la vita, o il caso, li ha portati a essere. Ecco perché questo libro si apre a caso. Perché è un po’ come la vita”.

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