L’Amministrazione Comunale di Lettomanoppello, rappresentata dal Dott. Sindaco Simone Romano D’Alfonso, ha manifestato lodevole sensibilità e lungimiranza nell’affidare lo studio del catasto onciario alla professoressa Daniela D’Alimonte, che dopo un’attenta lettura e accurata restituzione paleografica e diplomatica del catasto onciario di Lettomanoppello, ha analizzato e interpretato i dati, fornendone un valido studio. La professoressa Daniela D’Alimonte spiega che tale fonte storica ha una grande importanza. Pur trattandosi di un documento burocratico, di composizione rigida e ripetitiva, risulta una fonte di prim’ordine per la ricostruzione dei nuclei famigliari autoctoni, dei movimenti di popolazione e del paesaggio agrario e urbano, per la conoscenza delle condizioni socio-economiche e per lo studio dell’onomastica, soprattutto dell’antrotoponimia e della toponomastica. L’autrice precisa, inoltre, che si è concentrata sullo studio della toponomastica, perché le vicende storiche di un territorio si riflettono proprio nei nomi dei luoghi. Tra i documenti più longevi, i toponimi sono analizzabili in termini di componenti successivi, generati dalle tracce linguistiche lasciate da stirpi e culture diverse.
L’autrice Daniela D’Alimonte, che nel 2016 ha ricevuto il Premio Cultura della città di Moscufo, oltre a ricoprire il ruolo di Dirigente scolastico, è cultrice di “Dialettologia e Linguistica italiana” presso la Facoltà di Lettere dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e di “Linguistica e linguaggi settoriali” presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Majella; dal 2014 è Direttore artistico del Premio di poesia dialettale V. De Meis di Rocca Pia (AQ); è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi.
Tra le sue pubblicazioni Il territorio di Roccamorice nelle fonti storiche, cartografiche e orali per l’ ISA (Istituto Di Studi Abruzzesi) (Tracce, Pescara 2007); Prefazione al volume Il Catasto Onciario di Abbateggio, a cura di G. Di Pierdomenico, Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo, anno 2007; Vincenzo De Meis. La traduzione dell’Aminta di T. Tasso nel dialetto di Rocca Pia (Tracce, Pescara 2008); I toponimi del catasto onciario di Abbateggio del 1743, saggio sul ‘Bullettino’ della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi (Colacchi, L’Aquila 2008); Prefazione al volume Gli eremi di S. Spirito e la spiritualità della Maiella di A. Di Giovanni (Portofranco Editore, Fossa 2009); Il Catasto onciario di Roccamorice 1743, con trascrizione integrale e analisi linguistica del documento (Tinari, Villamagna 2011); Lettere minatorie del brigante Nicola Marino. Appendice al volume Brigantaggio sulla Maiella a cura dell’Archivio di stato di Chieti (Tinari, Villamagna 2011); Unità d’Italia e lingua italiana, in Aa.Vv., Il Risorgimento in Abruzzo (Edizioni Melarancio, Cepagatti 2011); La geometria del tempo, poesie (Tabula fati, Chieti 2014); Il Dante abruzzese di Vincenzo De Meis, a cura di Daniela D’Alimonte (Tati fati, Chieti 2015); D’Annunzio e il suo dialetto, con Licio Di Biase (Solfanelli, Chieti 2016). Borgo Marino. Due contributi per lo studio della storia e del linguaggio dei marinai pescaresi (Tabula Fati, Chieti 2022).
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