Chieti

Celestino Ambrosini, uno dei più grandi barbieri di Philadelphia, era abruzzese

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CHIETI – Celestino Ambrosini nacque a Chieti nel febbraio 1858 (un’altra fonte colloca la sua data di nascita nel 1855). Nella sua città fece la trafila in una storica “barberia”. Successivamente, chiamato a servire l’Esercito, svolse anche in divisa il ruolo di barbiere. A 27 anni decise di emigrare per gli Stati Uniti. Giunse ad “Ellis Island” nel 1885. Si stabilì a Philadelphia in Pennsylvania.

Questa sarà per sempre la sua residenza. All’inizio lavorò, durante il giorno, in una fabbrica mentre la sera tagliava barba e capelli ai connazionali. Guadagnato il necessario aprì un proprio salone. Nel breve ne fece un punto di riferimento anche per i notabili di Philadelphia.

All’802 South Eighth Street, questo l’indirizzo del “Salone Celestino”, potevi incontrare il sindaco, il capo della polizia, un alto prelato ma anche un semplice immigrato italo-americano. A quest’ultimi spesso il servizio era gratuito. Uno dei sindaci di Philadelphia, Charles Franklin Warwick, faceva tagliare i suoi baffi solo al “barbiere abruzzese”.

Il suo locale aveva quattro poltrone impegnate per i clienti, con sedie e scaffali all’ultimo modello dell’epoca, vasi di marmo e illuminazione elettrica. Fu per molto tempo ritenuto uno dei più bei locali di Philadelphia. Aveva numeroso personale, tra questi un ragazzo di colore, che formava al mestiere. Con i suoi dipendenti aveva un rapporto padre/figlio e non amava essere chiamato “padrone”. Abile nell’intessere rapporti fu tra i fondatori, nel febbraio1890, della “The Stella d’Italia – Italian Barbers Mutual Aid Society”.

Questa antica società fu organizzata, tra gli artigiani italiani, per favorire la reciproca protezione e la solidarietà per gli italo-americani meno fortunati. La stessa società organizzava annualmente una grande festa, “Il Veglione”, che serviva per raccogliere fondi. In occasione del terremoto di Messina e di quello successivo di Avezzano la Società, sotto la guida di Celestino Ambrosini, raccolse munifiche donazioni da inviare in Italia. Celestino Ambrosini fu il secondo presidente (il primo fu Giovanni Tierno) della “The Stella d’Italia – Italian Barbers Mutual Aid Society”. Sposò l’italo-americana Filomena dalla quale ebbe un figlio Amerigo. Celestino Ambrosini morì a Yeadon, piccola cittadina confinante con Philadelphia, nel maggio del 1929.

A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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