Il Comune le consegnerà ai collaboratori esposti a contatti con il pubblico, ai volontari della Croce Rossa, alle forze dell’ordine e ai negozianti che stanno facendo consegne a domicilio
GUARDIAGRELE – In un momento in cui l’emergenza sanitaria si acuisce sempre di più si è sviluppata una vera e propria rete di solidarietà da parte delle aziende private. É successo anche a Guardiagrele con l’azienda tessile Filoflex di Davide Nicodemo, che ha donato al Comune 100 mascherine. La Filofex è già nota per la sua generosità. Il fondatore Antonio Nicodemo, come tutti ricordano in città, venne nominato Cavaliere per una donazione di materassi in occasione del terremoto in Umbria nel 1997.
“Il mio papà e mia nonna – dice Davide Nicodemo nella comunicazione inviata al comune – mi hanno insegnato l’onestà e la generosità e in ogni momento in cui la comunità ha avuto bisogno, lui non si è mai tirato indietro. Oggi più che mai, insieme abbiamo voluto contribuire, nel nostro piccolo avviando una produzione di mascherine di cui abbiamo tanto bisogno”.
“Grazie alla famiglia Nicodemo e alla Filoflex – dice il sindaco Simone Dal Pozzo nella nota inviata ai donatori – per la generosa disponibilità dimostrata in questa fase d’emergenza. Siamo tutti convinti che sono questi i momenti nei quali bisogna dimostrare di essere una comunità e questo gesto, unito ai tanti atti di disponibilità di questi giorni, fanno sperare bene. Auguro a voi e alla città intera di superare queste difficili settimane per tornare ad essere ancora più forti di prima!”.
Le mascherine saranno destinate prioritariamente a chi, in questa fase, sta lavorando a servizio della cittadinanza: i collaboratori del comune di Guardiagrele, polizia municipale, operai e servizio sociale.
Una parte, inoltre, intendiamo destinarla ai medici di medicina generale e al personale sanitario dei loro ambulatori, agli operatori del volontariato della Croce Rossa e ai commercianti che stanno facendo consegne a domicilio che ne siano sprovvisti.
Non ci è possibile, data la popolazione, effettuare una consegna a tappeto ad ogni cittadino, ma stiamo attivando un numero di pronto intervento sociale e cercando di redigere, con non poca fatica, una anagrafe delle persone fragili alle quali destinare questa e le altre forniture per le quali abbiamo da tempo effettuato l’ordine.