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Centri del Riuso, firmata la convenzione tra Regione Abruzzo e i rappresentanti dei Comuni

da Francesco Rapino

Il Sottosegretario Mazzocca ha presentato  la nuova rete che andrà incontro alle esigenze di circa un terzo della popolazione abruzzese.Nuovi passi verso una corretta gestione dei rifiuti e la piena attuazione della economia circolare

firmata la convenzione tra Comune di Roseto e RegionePESCARA – Il sottosegretario regionale Mario Mazzocca ha presentato oggi in conferenza stampa la nascita della rete abruzzese dei Centri del Riuso.
Nel corso dell’incontro è stata firmata la convenzione tra Regione Abruzzo e i rappresentanti dei Comuni interessati per la realizzazione di 9 Centri del Riuso che sorgeranno a Pescara, Montesilvano, Francavilla al Mare, Ortona, Vasto, Avezzano, L’Aquila, Roseto degli Abruzzi e Teramo. Si tratta di strutture finanziate con un investimento complessivo di 1,3 milioni di euro di cui a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione per 900 mila euro e per la restante parte di 385.714,26 euro con fondi dei beneficiari. Ogni Centro quindi vedrà un impegno finanziario di circa 150 mila euro.
“È una parte della più generale rete del riciclo che noi stiamo creando sull’intero territorio regionale – ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca – che comporterà un investimento di oltre 13 milioni di euro e che prevederà, oltre alla realizzazione di questi 9 Centri del Riuso che contiamo di incrementare a 13 non appena gli altri Comuni concluderanno le proprie operazioni amministrative, ma conterà anche 50 centri di raccolta e oltre 20 piattaforme ecologiche. Sono tutte attività, attraverso un’infrastrutturazione seria e reale sul territorio a beneficio dei Comuni e delle loro popolazioni che tenderanno a ridurre la produzione dei rifiuti e quindi ad attuare in prima battuta le disposizioni principali che sono state contenute nel Piano regionale di gestione dei rifiuti che è stato recentemente approvato, quindi l’economia circolare comincia davvero ad essere concreta.

I Centri del Riuso sostanzialmente vengono individuati come dei punti nevralgici logistici laddove si possono depositare non dei rifiuti ma degli oggetti che da parte di chi li deposita sono ritenuti non più utilizzabili e che da parte degli altri possono invece essere bene e meglio utilizzati. Abbiamo visto che dalle prime esperienze la cosa funziona, quindi abbiamo ritenuto di stanziare circa 1 milione e 300 mila euro per la realizzazione di questi Centri diffusi un po’ su tutti i territori che tra l’altro interesseranno una nuova fascia della popolazione abruzzese, oltre 440 mila cittadini residenti che potranno dare il loro contributo sul tema della riduzione dei rifiuti in maniera tangibile”.

Ogni Comune ha elaborato un progetto e assegnato al Centro un ruolo specifico nella propria strategia, pur avendo tutti lo stesso obiettivo di combattere la cultura dello spreco, dell’usa e getta e affermare i principi dell’economia circolare e della solidarietà sociale. Tutti i progetti prevedono la realizzazione di un edificio nel quale i materiali vengono accolti, immagazzinati, catalogati, esposti e distribuiti a chi ne faccia richiesta secondo le modalità che saranno stabilite dai Comuni con appositi regolamenti.

“Stiamo avviando una nuova pagina – ha sottolineato Franco Gerardini del Servizio Gestione dei Rifiuti della Regioneche coniuga in maniera concreta le politiche ambientali della riduzione della produzione dei rifiuti e quelle che sono le politiche sociali di un Comune e cioè quelle della solidarietà, della sussidiarietà nei confronti soprattutto delle fasce sensibili della popolazione. Questo nella struttura del Centro del Riuso che non è destinata alla raccolta dei rifiuti ma al riuso di beni che sono ancora a tutti gli effetti funzionanti e che magari in una fascia sociale di cittadini possono oggettivamente disfarsi ed altri che hanno meno possibilità possono utilizzare in maniera concreta.

Questo lo fa il Comune, quindi il primo invito che facciamo ai Comuni è quello di aprirsi alla società e alle associazioni che operano sui temi della solidarietà nei confronti della popolazione per cercare di far funzionare questi importanti Centri. Questi Centri vogliono combattere la cultura dell’usa e getta che è figlia del consumismo e di un modo di produrre beni che hanno una breve vita, quindi sono soggetti ad essere smaltiti in maniera dispendiosa. Questa cultura bisogna superarla, bisogna contrastarla, questo è il tema principale del Piano. Se ci diamo da fare in Abruzzo noi il prossimo anno saremo all’altezza anche della regione Marche per la percentuale di raccolta differenziata.

È alla nostra portata, quindi con uno sforzo maggiore da parte di tutti avremo sicuramente dei risultati. Nei Centri del Riuso pensiamo di recuperare dai 12 ai 16 kg ad abitante annui, il risparmio è quindi di riduzione di produzione dei rifiuti. Nel Piano ci giochiamo anche un importante obiettivo che è quello di abbattere il -15% di produzione dei rifiuti avendo a riferimento il dato del 2015. Abbiamo da lavorare in questa direzione che è una battaglia persa a livello europeo perché i rifiuti aumentano. I Centri del Riuso costituiscono un segmento di un intervento che ha in totale 13 milioni di euro tra interventi che finanziano i Centri del Riuso, i centri di raccolta e la piattaforma ecologica degli imballaggi”.

 

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