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Centro Oli, Chiodi: No all’estrazione del petrolio, sì al gas

da Mariacristina Salini

Il Presidente della Regione  ,dopo la rinuncia del Governo all’impugnativa, ribadisce l’intento di difendere il territorio abruzzese da attività di forte impatto ambientale

L’AQUILA – Il Presidente  Gianni Chiodi, ribadendo la posizione della Regione Abruzzo sul rischio petrolizzazione , ha detto:

la legge vieta attività di estrazione e lavorazione di idrocarburi liquidi ma non gassosi. Il Governo ha accolto le modifiche alla legge anti-Centro Oli per cui, ancora una volta, abbiamo risposto con la concretezza dei fatti. L’obiettivo è stato quello di difendere la nostra regione da un’attività di forte impatto sul territorio facendo finalmente chiarezza su una controversia che abbiamo ereditato e, sulla quale abbiamo voluto mettere un punto fermo.

Lo ha detto in riferimento al fatto che il Governo nell’ultima seduta del Consiglio dei Ministri ha rinunciato all’impugnativa della Legge Regionale dell’Abruzzo n.32/2009 . “Modifiche alla legge regionale 10 marzo 2008 n.2 e successive modifiche che riguarda “provvedimenti urgenti a tutela della costa teatina”.

Ha aggiunto il presidente:

dunque diciamo no agli impianti di estrazione e lavorazione di idrocarburi liquidi in Abruzzo, diciamo sì ad estrazioni e trattamenti di gas naturale proprio per salvaguardare il comparto industriale. E’ la dimostrazione della infondatezza delle critiche di coloro che cercano di diffondere informazioni non veritiere sugli indirizzi seguiti da questo governo regionale.

Nel mese di novembre dello scorso anno, infatti, il Consiglio Regionale aveva approvato la legge n.166/2010 di modifica della legge regionale n. 32/2009 su provvedimenti d’urgenza a tutela del territorio regionale.

Ha concluso Chiodi:

con questa legge finalmente abbiamo fatto luce su una vicenda che si trascinava dal 2007. Ci tengo a precisare che la precedente amministrazione ha prodotto innumerevoli atti per avviare l’attività del Centro Oli. Noi, invece, abbiamo portato avanti sin dalla campagna elettorale, una ferma opposizione al rischio petrolizzazione assumendo da sempre una inequivocabile posizione sul fatto che eravamo contrari alla realizzazione del Centro Oli e ad ogni tipo di trivellazione sulla terraferma.

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