Un incontro all’insegna della solidarietà e dell’accoglienza
CEPAGATTI (PE) – Un incontro all’insegna della solidarietà e dell’accoglienza si è tenuto all’ostello Pepe Nero di Villareia di Cepagatti che ospita, da circa un mese, 24 immigrati provenienti dalla Nigeria e dal Ghana, sbarcati in Sicilia dopo un lungo viaggio in mare.
Vi hanno preso parte l’Arcivescovo di Pescara, Tommaso Valentinetti, il responsabile della Caritas, don Marco Pagniello, il sindaco di Cepagatti Sirena Rapattoni, il vice sindaco Domenico Di Meo e l’assessore Camillo Sborgia. Con la traduzione di un mediatore linguistico, i giovani hanno avuto modo di parlare della situazione del loro Paese, dei motivi che li hanno spinti a venire in Italia e della speranza che coltivano di trovare un lavoro.
“Sono tutti ragazzi volenterosi e molto educati, che hanno voglia di fare e, soprattutto, di lavorare – racconta il primo cittadino – Hanno detto di trovarsi bene e ci hanno ringraziato per l’accoglienza ricevuta. Molte associazioni che operano sul territorio, culturali e sportive, si stanno muovendo per farli partecipare ad iniziative durante l’estate. Vanno spesso a giocare a pallone con i nostri ragazzi al campetto di Vallemare e frequentano la parrocchia di Villareia. Sono veramente orgogliosa della vicinanza e del calore manifestati dalla popolazione. Abbiamo il dovere di accogliere chi fugge da miseria, disperazione, conflitti e orrori, di favorire l’inclusione e garantire il rispetto dei diritti fondamentali e della dignità umana. Non ci si può far vincere dalle paure che connotano il nostro secolo, legate al fragile benessere che cerchiamo di difendere innalzando barriere. Dobbiamo andare incontro all’altro e vivere la speranza che le cose possano cambiare”.
Anche monsignor Valentinetti ha rivolto ai giovani parole di vicinanza e solidarietà, augurando loro di realizzare al più presto il desiderio di trovare un lavoro e riconquistare la serenità che meritano. Ha inoltre espresso apprezzamento per le comunità parrocchiali di Vallemare e Villareia che, grazie all’operato dei sacerdoti che le guidano, si sono prodigate per accoglierli nel migliore dei modi. “La rete virtuosa di parrocchie, associazioni e istituzioni che si è costituita sul territorio è un’occasione di crescita per tutta la nostra comunità perché consente di diffondere la conoscenza e la consapevolezza di ciò che sta succedendo nel mondo – conclude il sindaco – Quella che stiamo vivendo è una crisi globale a cui tutti siamo chiamati a dare delle risposte affinché l’indifferenza non prevalga sul valore della vita umana”.