I dipendenti dell’ex Legatoria D’Ancona avviano il nuovo corso; sabato 8 febbraio grande festa nello stabilimento
PESCARA – Il lavoro va. Le commesse arrivano, e puntualmente, i lavoratori consegnano il prodotto. Parliamo dei 10 attuali dipendenti della “Nuova Legatoria”, la società artigiana nata sulle ceneri della Legatoria d’Ancona, che aveva chiuso i battenti lo scorso settembre con il rischio di mettere in mobilità i suoi lavoratori.10 ex dipendenti hanno deciso di scommettere sulla loro professionalità e sull’esperienza acquisita, accettando l’invito dell’ex assessore al Lavoro della Provincia, Antonio Martorella, ad aderire al progetto LINFA (Lavoro Formazione Innovazione in Abruzzo) finalizzato alla ricollocazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. Dopo un periodo di affiancamento svolto con la collaborazione dei professionisti del settore lavoro, i dieci dipendenti hanno costituito una cooperativa artigiana, che dal 2 gennaio 2014, ha riacceso le macchine di quella che è una delle più importanti legatorie del centro Italia, e che conta clienti di grande prestigio.
Oggi, a un mese di distanza dall’avvio, i lavoratori sono molto soddisfatti per come sta procedendo la loro attività. Tanto che hanno deciso di organizzare una festa di inaugurazione sabato 8 febbraio. Alle ore 18, nel capannone industriale che si trova a Vallemare di Cepagatti, famiglie, clienti e amici sono stati invitati a brindare alla rinascita dell’attività, e ad un nuovo anno “felicemente produttivo”.
“Se il buongiorno si vede dal mattino – ha dichiarato Carmine De Mastro, presidente della cooperativa – siamo già a buon punto, in quanto gli ordini arrivano incessantemente, costringendoci a lavorare anche nei giorni di riposo. Questa è la conclusione di una vicenda che poteva risvolti drammatici ma, nello stesso tempo, grazie all’appoggio della Provincia, è anche l’emblema di una rinascita”.
“Con questa festa di inaugurazione – aggiunge Del Mastro – la “Nuova Legatoria” vuole lanciare un messaggio a chi si trova a vivere periodi di incertezza nel lavoro: non si deve aver paura di rimettersi in gioco quando si può contare sulla professionalità acquisita in campi specialistici, e quando le Istituzioni riescono a indicarti e accompagnarti sulla strada giusta. Il caso di questa azienda – continua – deve servire da esempio”.