PESCARA – “Pescara non dimentica”. A 77 anni da quel tragico 14 settembre del 1943, l’Amministrazione comunale e la Presidenza del consiglio comunale hanno ricordato oggi, con una solenne cerimonia, il tributo di vite umane che la comunità pescarese pagò sotto le bombe.
La commemorazione, organizzata dal presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli e dal sindaco Carlo Masci, nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid, si è svolta a Piazza della Repubblica, con la deposizione di una corona di alloro in onore dei caduti davanti al muro della stazione, luogo simbolo che ricorda quei tragici fatti,
«Questo muro – ha sottolineato il sindaco Carlo Masci – parla a chi vuol sentire e a chi sa ascoltare. Non è un arredo urbano, non è un retaggio del passato e neppure un agglomerato da preservare persino dalla banalizzazione del suo ruolo che molti ignorano. Risparmiato dai numerosi cambiamenti urbanistici del dopoguerra, dopo oltre tre quarti di secolo porta ancora le cicatrici materiali e morali delle profonde ferite inferte alla città il 14 settembre 1943, con le profonde scheggiature dei mattoni sfregiati dalle pallottole delle mitragliere e dalle schegge delle bombe sganciate da una formazione di quadrimotori americani. Questo muro è rimasto come una sentinella a vegliare sulla storia della nostra città e a tenere accesa la fiammella della memoria».